Sinonimi: (basionimo) Melobesia stictaeformis Areschoug (1852) J. Agardh p. 517; Lithophyllum expansum f. stictaeformis Foslie (1901) p. 18; Melobesia frondosa Dufour (1861) p. 39; Lithophyllum frondosum (Dufour) Furnari, Cormaci & Alongi (1996) p. 120.

CARATTERI VEGETATIVI

Morfologia del tallo: incrostante con superficie liscia, piana o mammellonare per ondulazioni e con lamelle avventizie semicircolari, persino sovrapposte (A); spesso mal ancorato al substrato o, secondo alcuni autori, libero come rodolite. Talvolta forma manicotti attorno ad altre alghe. Orlo che si assottiglia (A). Dimensioni: diametro 2-5cm (talvolta sino a 15-30cm); spessore parte centrale del tallo sino 2mm. Colore su campione fresco: rosato-violetto pallido. Colore su campione secco: grigio malva-biancastro.

Crosta di base: tallo pluristromatico, pluristratificato. Filamenti basali: unistratificati, a struttura compatta, cellule diritte (non a palizzata); cellule lunghezza (12) 15-20 (22)µm x diametro (15) 18-22 (25)µm. Filamenti eretti: pluristratificati, a struttura lassa (B); cellule con pareti laterali arrotondate: lunghezza (15) 20-30 (45)µm x diametro (5) 10-18µm. Cellule epitalliche: 1-2 (3) (C); cellule lunghezza 4-8µm x diametro 10-16µm. Connessioni citoplasmatiche: pit-connections secondarie.

Riproduzione vegetativa per frammentazione del tallo. Concettacoli: numerosi (tranne che sul margine), appena prominenti, a contorno impreciso. Concettacoli gametangiali: spermatangiali, diametro (100) 140-160µm x altezza 25-60µm; carpogoniali frequenti, appena rilevati, con tetto piatto: diametro (169) 300-385µm x altezza (65) 85-115 (125)µm; Concettacoli tetra/bi-sporangiali: unipori, sparsi, piani o appena prominenti (D), provvisti di columella centrale: diametro (225) 320-410 (445)µm x altezza (65) 90-125 (160)µm. Concettacoli bisporangiali sconosciuti. Fenologia della riproduzione: da maggio a settembre.

Habitat: specie che concorre alla formazione di “encorbellements”, si trova sempre immersa ed è frequente nelle spaccature, negli anfratti, più raramente, in “cuvettes”, in condizioni di scarsa illuminazione e forti correnti. È comune anche in profondità, in combinazione specifica con Neogoniolithon mamillosum in ambiente coralligeno, oppure su rizomi di Posidonia. Distribuzione batimetrica: piano infra- e circalitorale, dalla superficie a profondità di 15-30 (40)m. Distribuzione geografica (Babbini & Bressan, 1997):

Mare d’Alboran (A): Marocco; Mediterraneo occidentale (coste dell’Africa minore) (B): Tunisia, Algeria; Mediterraneo occidentale settore centrale (C): Spagna, Francia, Italia; Mediterraneo occidentale settore settentrionale (D): Spagna, Francia, Italia; Adriatico settentrionale (E): Italia, Slovenia, Croazia; Adriatico centrale (F): Italia, Croazia; Adriatico meridionale (G): Italia, Croazia, Albania; Mediterraneo orientale settore meridionale (H): Italia, Malta, Tunisia, Libia, Israele; Mediterraneo orientale settore centrale (L): Italia, Grecia, Turchia, Siria; Mediterraneo orientale settore settentrionale (M): Grecia.