Spiraea cana Waldst. & Kit.


ROSACEAE Juss.
Rosales Bercht. & J.Presl
Rosanae Takht.
Magnoliidae Novák ex Takht.

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Fonte / Source:
Portale della Flora d'Italia / Portal to the Flora of Italy
https://dryades.units.it/floritaly



La spirea del Monte Cavallo è una specie a distribuzione illirica con una stazione disgiunta sul M. Cavallo nelle Prealpi Carniche sud-occidentali, dovuta a una segnalazione storica che non ha mai trovato conferma in tempi recenti, nonostante ripeturte ricerche, per cui la specie potrebbe essere oggi estinta sul territorio regionale. Cresce in ambienti rupestri tra 200 e 800 m. La specie, soprattutto nel XIX secolo, era abbastanza spesso coltivata anche come pianta ornamentale. Il nome 'aspirina' deriva dal genere Spiraea, in cui nel XIX secolo era inclusa anche Filipendula ulmaria (Spiraea ulmaria). L'acido salicilico fu scoperto nel 1839 nei fiori di questa pianta, per cui fu chiamato 'acido spirico'; nel 1859 il chimico tedesco Hoffmann acetilò l'acido salicilico, ottenendo l'acido acetilsalicilico o acido acetilspirico, da cui la ditta farmaceutica Bayer coniò il termine 'aspirina'; il nome specifico, dal latino 'canum' (bianco), si riferisce alla densa pelosità bianca della faccia inferiore delle foglie. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.



Nome italiano: Spirea canescente (Italia), Spirea del M.Cavallo (Italia).