Salix purpurea L. subsp. angustior Lautenschl.




SALICACEAE Mirb.
Malpighiales Juss. ex Bercht. & J.Presl
Rosanae Takht.
Magnoliidae Novák ex Takht.

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© Pierfranco Arrigoni – Forum Acta Plantarum




Fonte / Source:
Portale della Flora d'Italia / Portal to the Flora of Italy
https://dryades.units.it/floritaly



Il salice rosso è un arbusto deciduo a distribuzione eurasiatico-sudeuropea presente, con tre sottospecie, in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale della sottospecie angustior che in Italia è limitata alle Alpi, è ancora poco nota nei dettagli ma sembra concentrarsi nel settore alpino del Friuli. Cresce in vegetazioni arbustive pioniere di ambienti disturbati, su suoli primitivi ghiaioso-sabbiosi, periodicamente inondati, per lo più carbonatici e ricchi in composti azotati, frquentemente sui greti dei torrenti, con optimum dalla fascia montana superiore a quella subalpina. Come in tutti i salici, la scorza e le foglie contengono il glicoside salicina, che li rende tossici per molti animali, e da cui si ricava l'acido salicilico. Il nome generico, di antico uso, è di origine incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua); il nome specifico si riferisce al colore rossastro dei rami giovani; il nome della sottospecie si riferisce alle foglie, decisamente più strette di quelle della sottospecie nominale. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.



Nome italiano: Salice purpureo a foglie strette (Italia).





© Pierfranco Arrigoni – Forum Acta Plantarum