La veccia dei Cassubi è una specie a distribuzione europeo-asiatica occidentale presente in tutte le regioni dell’Italia continentale salvo che in Piemonte, Valle d'Aosta e Sardegna. In Friuli Venezia Giulia è estremamente rara, con poche segnalazioni per la parte sud-orientale del territorio; in Carso è stata recentemente confermata per il M. Sabotino, mentre le antiche segnalazioni, tra cui quella per la Val Rosandra, non hanno trovato conferma. Cresce ai margini di boschi maturi di latifoglie decidue ricchi in querce, su suoli argillosi ricchi in basi ma poveri in calcio, da neutri a subacidi, con fasi alterne di umidità e aridità, con optimum al di sotto della fascia montana superiore. Il nome generico deriva dal latino 'viere' o 'vincire', legare, in riferimento alla presenza dei cirri con cui molte specie si avvinghiano ad un sostegno; il nome specifico si riferisce ai Cassubi (o Kassubi), una popolazione slava della Prussia nord-orientale. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.

Nome italiano: Veccia cassubica (Italia), Veccia dei Kassubi (Italia).