Il verbasco porporino è una specie a vasta distribuzione estesa dalla Siberia meridionale all’Europa meridionale, presente in quasi tutte le regioni dell’Italia centro-settentrionale (salvo che in Lazio e Valle d’Aosta) e in Puglia. La distribuzione regionale si concentra nella parte sud-orientale del territorio, dall'alta pianura friulana orientale al Carso triestino, ove la specie è piuttosto diffusa, con una stazione nei fondivalle delle Alpi Giulie. Cresce in prati e pascoli aridi, su substrati solitamente calcarei, al di sotto della fascia montana. La pianta contiene principi tossici, soprattutto nei semi (saponine). Il nome generico, già usato da Plinio, forse deriva dal latino 'barbascum' (barba), per i filamenti staminali vistosamente pelosi, o molto più probabilmente per la densa pelosità delle foglie e dei fusti di molte specie; il nome specifico deriva dal greco ‘phóinix’ (porpora) e si riferisce al colore dei fiori. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.

Nome italiano: Verbasco porporino (Italia).