La cicerchia sferica è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea presente in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale, piuttosto discontinua, si estende dal Carso ai porati aridi ('magredi') dell'alta pianura friulana; in Carso la specie è piuttosto diffusa ma mai abbondante, rivelando la sua termofilia con l'assenza dai rilievi più alti. Nell'area urbana di Cividale la specie è rara e concentrata nelle aree periferiche. Cresce in pratelli aridi ricchi in piante annuali e nei mantelli di boschi e siepi termofili, su suoli ghiaiosi calcarei poco profondi, aridi, poveri in composti azotati, al di sotto della fascia montana. In passato i semi delle cicerchie selvatiche venivano usati nell'alimentazione umana, specialmente durante le carestie; l'uso prolungato causava spesso una grave sindrome neurologica detta 'latirismo' dovuto alla presenza nei semi di un amminoacido tossico. Il nome generico è la latinizzazione dell'antico termine greco 'lathyros', che designava una pianta non identificata da cui si estraeva una sostanza eccitante; il nome specifico si riferisce alla forma sferica dei semi. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.

Nome italiano: Cicerchia sferica (Italia), Dolaca (Campania, Napoli), Latiro sferico (Italia).