La farinella polisperma è una pianta annua a distribuzione eurasiatico-sudeuropea presente in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio, dalla bassa pianura friulana ai fondivalle del settore alpino, con qualche lacuna lungo le coste del Friuli; in Carso la specie è rara e forse in regresso per l'uso di erbicidi. Nell'area urbana di Cividale la specie è poco frequente ma piuttosto diffusa, salvo che nella forra del Natisone. Cresce in campi abbandonati, nei giardini e nelle vigne, su suoli limoso-argillosi, ricchi in composti azotati, freschi, da neutri a subacidi, al di sotto della fascia montana superiore. Il nome generico deriva dal greco ‘leίpo’ (lasciare, rimanere) e da ‘aner-andrós’ (maschio): restano solo due elementi maschili, cioè con soli due stami; il nome specifico si riferisce alla produzione di numerosissimi semi, che mantengono a lungo la possibilità di germinare accentuando il carattere invasivo della pianta. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: agosto-ottobre.

Nome italiano: Bieta grappolosa (Toscana), Cencio molle (Toscana), Chenopodio polispermo (Italia), Farinella polisperma (Italia), Farinella polispora (Italia), Polisporo (Toscana).