Il rabarbaro palmato è una specie di origine centroasiatica, da noi coltivata a scopo ornamentale e segnalata come presente allo stato subspontaneo in veneto e Trentino-Alto Adige, presso gli abitati, su suoli freschi e ricchi di composti azotati, con l'optimum nella fascia montana. Nell'area di studio una notevole colonia ben inselvatichita è presente, fra ontani e frassini, sul Rio Bastia presso Sagron; nei dintorni è stata osservata anche in altre località. La specie è da lungo tempo utilizzata a scopo medicinale in Asia. Il nome generico deriva dal nome greco antico del Fiume Volga (rha), una delle regioni da cui il rabarbaro fu introdotto in Europa, quello specifico si riferisce alle foglie carattesticamente lobato-palmate. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.

Nome italiano: Rabarbaro di Persia (Toscana), Rabarbaro di Siberia (Toscana), Rabarbaro palmato (Italia), Reo indiano (Toscana), Reo sinico (Toscana), Reubarbaro (Toscana), Ribarbaro (Toscana).