Il fiordaliso stoppione appartiene a un complesso includente numerose entità non sempre facilmente distinguibili, presenti in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna. Cresce nei prati, nei pascoli e ai margini di boschi e siepi, a volte in siti disturbati, su suoli argillosi abbastanza ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana superiore. Nell'area di studio la subsp. gaudinii (Boiss. & Reut.) Gremli (= C. bracteata Scop.) è frequente, fino alla fascia subalpina, in prati asciutti, pinete, margini boschivi e ambienti erboso-rupestri; la subsp. haynaldii (Borbás) Hayek è diffusa, ma localizzata, in aspetto tipico in stazioni montano-subalpine aride e pietrose (Vallazza, Passo Finestra, Pass de Mura, Col Sparvier, La Varetta); frequenti sono popolazioni di aspetto intermedio (Casera Cimonega, Monte Serva, etc.); gli esemplari a suo tempo attribuiti aC. weldeniana Rchb., non presente nella zona, sono da considerare particolari forme di adattamento xeromorfico all'ambiente di greto di C. jacea subsp. gaudinii. Il nome generico, di antico uso, è di etimologia incerta: potrebbe riferirsi al mitologico centauro Chirone oppure essere assonante con il greco 'kéntron' (pungolo) per la forma dei boccioli; il nome specifico in greco significa 'violetto' e si riferisce al colore dei fiori. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.

Nome italiano: Centaurea (Italia), Fiordaliso (Italia), Jerba ciavrina (Friuli, Carnia), Jerbe amare (Friuli), Lombruna (Emilia-Romagna, Ravenna), Paradei (Lombardia, Brescia), Steccioni (Toscana), Stoppioni (Toscana).