Phelipanche ramosa (L.) Pomel




OROBANCHACEAE Vent.
Lamiales Bromhead
Asteranae Takht.
Magnoliidae Novák ex Takht.

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© Luigi Rignanese
Luigi Rignanese
, Italia





Fonte / Source:
Portale della Flora d'Italia / Portal to the Flora of Italy
https://dryades.units.it/floritaly



Syn.: Phelipanche ramosa (L.) Pomel s.l. - Il succiamele ramoso è una pianta annua a vasta distribuzione paleotemperata, presente in diverse regioni d'Italia ma in passato spesso confusa con specie affini. Nel territorio euganeo non è molto diffusa, è presente soprattutto sul M. Venda, M. Ceva e sui rilievi attorno Baone. Cresce come parassita, soprattutto su piante coltivate, ma a volte anche su piante spontanee su cigli erbosi di strade e nei prati, al di sotto della fascia montana. La pianta è debolmente velenosa per la presenza di aucubina ed è priva di clorofilla, ricavando tutta l’energia dalle radici delle piante ospiti. Il nome generico deriva dal greco ‘phelos’ (ingannatore) e da ‘ancho’ (strangolo, soffoco), in riferimento al parassitismo di questo genere. Forma biologica: terofita parassita. Periodo di fioritura: maggio-agosto.



Nome italiano: Lamione d' la canva (Emilia-Romagna, Bologna), Lamione della canape (Toscana, Val di Chiana), Lupa (Veneto, Trento), Lupicedda turchina (Sicilia, Avola), Murbein (Emilia-Romagna, Reggio), Orobanche ramosa (Italia), Ortiga d' la canva (Emilia-Romagna, Bologna), Scalogna (Emilia-Romagna, Reggio), Succiamele piccolo (Toscana, Pisa, Scandicci), Succiamele ramoso (Italia).





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, Italia




Giannantonio Domina
Siracusa, Sicilia



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