![]() ![]() In alcuni casi esse sono ampiamente spaziate lungo i fusti, in altri casi, come le ‘foglie’ di alcuni licopodi e selaginelle, esse sono disposte in dense spirali: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() come in molte Rubiaceae: ![]() ![]() ![]() nel genere Erica: ![]() o nel genere Miriophyllum: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Tra di esse vi sono gli equiseti, in cui le ‘foglie’ sono ridotte a piccole guaine membranose: ![]() le opunzie, con foglie trasformate in spine: ![]() le piante dei generi Ephedra e Casuarina, con foglie trasformate in brevi guaine: ![]() e diverse specie parassite o saprofite che non necessitano di foglie in quanto non in grado di svolgere la fotosintesi, come quelle del genere Cuscuta: ![]() ![]() ![]() |