Il giaggiolo acquatico è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta. Cresce in ambienti palustri, lungo corsi d'acqua e canali a lento deflusso, in canneti e boschi igrofili, su suoli subacidi a lungo inondati, ricchi in composti azotati, dal livello del mare a 300 m circa (a volte anche più in alto, al massimo fino a 1000 m). Nel Bosco della Mesola è comune nei prati umidi e nelle aree umide ad alte erbe. Tutte le parti della pianta sono velenose, anche se in passato essa era molto usata come emostatico e purgante con il nome di 'Acoro falso'; il rizoma è ricco di tannini e veniva usato per la concia delle pelli. Il nome del genere deriva dal greco 'límne' (palude) e da 'Iris' un termine greco usato da Teofrasto (IV sec. a.C.) che significa 'arcobaleno', per le varie e vivaci tonalità dei fiori di molte specie; il nome specifico si riferisce alla somiglianza con Acorus calamus con cui veniva confusa in passato. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio. Syn.: Iris pseudacorus L.

Nome italiano: Acoro (Toscana), Acoro adulterino (Toscana), Acoro falso (Toscana), Acoru fausu (Sicilia), Calamo salvatico (Toscana, Val di Chiana), Carezonì (Veneto, Verona), Carezù (Lombardia, Brescia), Coltellacci (Toscana, Empoli), Coltellacci (Italia), Cotelle (Piemonte, Priocca), Erba spà (Piemonte, Mondovì), Erva buda (Sicilia), Garci (Calabria), Giaggiolo acquatico (Italia), Giassoe bastard (Piemonte), Giassoe giaun (Piemonte), Giglio giallo (Toscana), Gili d'acqua (Lombardia, Como), Iride acquatica (Italia), Iride gialla (Toscana), Irio zalo (Veneto, Verona), Iris gialla (Italia), Lasca (Liguria, Vado, Zinola), Lascasci (Liguria, Vado, Zinola), Liliu grogu de arriu (Sardegna), Melina (Veneto, Venezia), Porrazzo di pantano (Calabria), Pseudo acoro (Toscana), Soldagine (antichi), Spad (Lombardia, Locarno), Spadella d'acqua (Campania, Napoli), Spadone (Italia), Spatella de sciummo (Campania, Napoli), Spatulidda giarna (Sicilia).