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con antere bianche ed uno stimma trifido protrudente dal tubo
corollino. Il frutto, di 2-4 mm, è un achenio sormontato da un
pappo di peli piumosi. Fiorisce tra maggio e luglio. - Il nome
generico deriva dal latino 'valere' (vigoroso, sano); il nome
specifico deriva dal latino 'officina' (officina, farmacia) ed
allude all'uso a scopo medicinale. Uno dei nomi comuni, 'erba
dei gatti', deriva dal fatto che la pianta fresca esercita una forte
attrazione sui gatti ed è forse questo il motivo per cui, pur
essendo decorativa, la si incontra raramente nei giardini. Tutte
le specie di valeriana contengono olii essenziali e alcaloidi; si
usa la radice della pianta che però ha un odore sgradevole.
Possiede proprietà sedative e calmanti, favorendo il sonno.
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Fiori e frutti disposti in ombrelle composte
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Fiori e frutti non disposti in ombrelle composte
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Ombrelle prive di un involucro basale di brattee
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Ombrelle con un involucro basale di brattee
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Ombrelle a 2-3 raggi, lungamente peduncolate, terminali al fusto e ai rami
Oenanthe fistulosa L.
Specie eurasiatica presente in quasi tutta Italia dal livello del
mare a circa 800 m in paludi e prati umidi, di preferenza su
substrati basici. Rara su scala provinciale, da ricercare. - E' una
pianta erbacea perenne alta 3-6 dm con radice parzialmente
tuberosa e fusto eretto, tubuloso, flaccido. Le foglie sono
alterne, con picciolo anch'esso tubuloso e lamina di 3-5 cm, 2-
pennata, divisa in lacinie lineari larghe circa 1 mm. I fiori,
disposti in ombrelle a 3-4 raggi e senza involucro di brattee,
hanno 5 petali di color bianco-roseo, i periferici vessillari e a
corolla dilatata. Il frutto è un diachenio di 3-4 mm sormontato
dai resti dei 2 stili, lunghi altrettanto. - Il nome generico deriva
dal greco 'oínos' (vino) ed 'ánthos' (fiore) ed allude al fatto che
alcune specie, se ingerite in piccole dosi, sembrano indurre
un'alterazione dello stato mentale simile all'ubriachezza; il
nome specifico allude ai fusti cavi. Tutta la pianta è molto
tossica; in effetti contiene principi attivi ad azione neuro- ed
enterotossica, le Oenanthetoxine, che provocano convulsioni e
coma seguiti da esito letale.
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Ombrelle a5-15 raggi, brevemente peduncolate, opposte alle foglie
Oenanthe aquatica (L.) Poir.
Specie eurasiatica presente in quasi tutta Italia, dal livello del
mare a 1000 m circa, in fossi, sorgenti, acque lente, paludi ed
acquitrini. - Rara. - È una pianta erbacea perenne di 4-7 dm, con
rizoma verticale ingrossato di 2-3 x 10-15 cm, cavo e diviso in
camere sovrapposte all'interno. I fusti sono eretti, tubulosi e
fragili, glabri e ramosi. Le foglie, alterne, sono 3-4 pennate,
divise in lacinie di 0.5-1 x 1-2 mm, le superiori con guaina
membranacea di circa 3 x 10-40 mm. I fiori, con 5 sepali, 5
petali bianchi, liberi e 5 stami, sono disposti in ombrelle a 6-10
raggi, senza involucro. Il frutto è un diachenio di 3.5-4.5 mm,
con stili di circa 1 mm. Fiorisce tra maggio e giugno. - Il nome
generico deriva dal greco 'oínos' (vino) ed 'ánthos' (fiore) ed
allude al fatto che alcune specie, se ingerite in piccole dosi,
sembrano indurre un'alterazione dello stato mentale simile
all'ubriachezza. Tutta la pianta è molto tossica; in effetti