Questa è la prima guida interattiva sviluppata dal progetto interreg SiiT per il Parco del Delta del Po
Emilia-Romagna, uno dei partner del progetto, in collaborazione tra il Parco, l'Università di Trieste
e l'Università di Ferrara. Essa include tutte le piante strettamente acquatiche (idrofite) presenti
nell'area di studio, più quelle periodicamente sommerse o comunque frequenti in ambienti per lungo
tempo umidi, per un totale di 162 taxa infragenerici. Sono state incluse anche alcune specie note
soltanto per aree limitrofe e da ricercare, e quelle non più ritrovate in tempi recenti.
La guida, disponibile in diverse versioni (in rete, stampabile, per CD-Rom e per telefonini), verrà
utilizzata come strumento per i visitatori alla scoperta della biodiversità del Parco, e soprattutto per
esperienze didattiche condotte coinvolgendo le scuole.
Le Valli di Argenta sono poste nell’area di confluenza dei torrenti Idice e Sillaro con il fiume Reno,
in provincia di Ferrara. Sono incluse nel SIC-ZPS IT 4060001 e nella Stazione 'Campotto di
Argenta' del Parco Regionale del Delta del Po, sono Zona Ramsar e Oasi di protezione della Fauna.
Il sito comprende due casse di espansione, la prima ‘Campotto-Bassarone’ posta tra Reno e Idice
per circa 560 ha, l’altra ‘Valle Santa’ posta tra Idice e Sillaro per circa 260 ha. Tali invasi, residuo
di ampie zone vallive naturali, sono stati realizzati nei primi decenni del 1900 come opere di
bonifica idraulica della pianura bolognese, e vengono mantenuti costantemente in acqua
proveniente dai canali di bonifica. Oltre alle due casse sono parte integrante del sito il bosco del
Traversante lungo l'Idice (circa 150 ha) e le aree agricole circostanti, in parte delle quali sono stati
realizzati prati umidi e complessi macchia-radura per circa 120 ha in applicazione di regolamenti
Comunitari.
All’interno delle Casse è sviluppata vegetazione di acqua dolce, sia acquatica (lamineti, in
particolare
Nymphaeetum albo-luteae
e
Limnanthemetum nymphaeoidis
) che palustre (soprattutto
canneti -
Phragmitetum vulgaris
e tifeti -
Typhetum angustifoliae
).
Il bosco igrofilo del Traversante (
Carici remotae-Fraxinetum oxycarpae
), ed estese formazioni a
galleria (
Salicetum albae
) lungo il Reno e i canali di bonifica rappresentano gli habitat boschivi, a
fianco dei quali lungo gli argini sono presenti prati aridi e semiaridi submediterranei (
Brometalia
erecti
) sottoposti a sfalcio periodico.
Il sito è molto importante per la conservazione di habitat e specie comprese nella Direttiva Uccelli e
nella Direttiva Habitat. La consistenza di tali componenti è soggetta alle naturali fluttuazioni
temporali delle zone umide ma anche agli impatti negativi dovuti ad una popolazione stabile di
nutrie (
Myocastor coypus
) molto consistente.
La guida è stata sviluppata nell’ambito del progetto interreg SiiT (Strumenti interattivi per
l’identificazione della biodiversità: un progetto educativo in un’area transfrontaliera), finanziato
nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal
Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.