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Specie diffusa in tutta Italia, dal livello del mare a 1200 m circa
(al massimo 1900 m), in vegetazioni disturbate e negli orli di
boschetti a robinia e sambuco, su suoli limoso-argillosi ricchi in
composti azotati, da neutri a subacidi. - Comune. - È una pianta
erbacea perenne di 2-7(-10) dm, con fusti robusti, glabri, con
nodi ingrossati e stoloni epigei. Le foglie, semplici, alterne,
parallelinervie, sono carenate, larghe 4-5 mm con ligula
membranacea triangolare-tronca di 1-2 mm nelle foglie
inferiori, acuta e di 5-6 mm in quelle superiori. L’infiorescenza
è una pannocchia piramidale con rami disposti in 8-10
semiverticilli, gli inferiori con 4 rami, gli altri con 2-4 rami più
brevi. I fiori, con 3 stami ad antere giallo-citrine di 0.6 x 1.2
mm ed ovario sormontato da 2 stimmi piumosi, sono disposti in
spighette di 1.5 x 3.5 mm con 3-5 fiori; glumetta inferiore con
alla base un ciuffo di peli crespi allungati, glumetta superiore
glabra o con peli diritti di 0.1 mm. Fiorisce tra maggio e
settembre. - Il nome generico è una parola greca che significa
'erba'.
162 Spighette lunghe sino a 3.5 mm. Glumetta inferiore senza nervi evidenti
Poa palustris L.
Specie circumboreale diffusa in Italia settentrionale e qualche
regione del centro, dal livello del mare a 1600 m circa, in prati
umidi e canneti, ai margini di corsi d'acqua, su suoli fangosi da
umidi a periodicamente inondati. - Non segnalata da un secolo,
da ricercare. - È una pianta erbacea perenne di 3-12 dm, con
fusti ascendenti, con nodi ingrossati, brevemente stoloniferi, e
foglie semplici, alterne, parallelinervie, larghe 2-4 mm, con
ligula membranacea acuta di 2-3 mm. L’infiorescenza è una
pannocchia ampia di 5-10 cm, con rami scabri, gli inferiori in
posizione orizzontale. I fiori, con 3 stami ad antere giallo-citrine
di circa 0.6 x 1.2 mm ed ovario sormontato da 2 stimmi
piumosi, sono disposti in spighette ovali-lanceolate e ridotte, a
volte uniflore, con glumette inferiori lungamente lanose sul
bordo e glumetta superiore con peli diritti di circa 0.1 mm.
Fiorisce tra maggio e luglio. - Il nome generico è una parola
greca che significa 'erba', quello specifico allude all'habitat.
163 Glume e glumette con apice acuto (lente!)
Schedonorus arundinaceus (Schreb.) Dumort. subsp. arundinaceus
Specie subatlantico-sudeuropea presente - con diverse
sottospecie - in tutta Italia dal livello del mare a circa 1200 m
(raramente più in alto). Cresce di solito gregaria lungo corsi
d'acqua e fossati ed in prati umidi disturbati, su suoli con
ristagno d'acqua o talvolta sommersi, ricchi in basi e composti
azotati. - Comune. - È una pianta erbacea perenne di 6-12 dm,
con brevi stoloni orizzontali e fusto cilindrico, eretto, glabro e
liscio, cavo all’interno ed ingrossato ai nodi. Le foglie sono
semplici, parallelinervie, con una guaina chiara e lamina rigida
larga 5-10 mm, piana ma spesso un po’convoluta verso l’apice;
la ligula è lunga 0.5-0.8 mm, con peli sparsi e due orecchiette
basali. I fiori, ridotti a 3 stami ed un ovario sormontato da 2 stili
piumosi, sono riuniti in spighette a loro volta riunite in un
racemo ampio, con rami inferiori eretto-patenti. Le glume sono
diseguali, di 3-4 e 4-5.5 mm, la glumetta inferiore, di 8-11 mm,
è spesso mucronato-aristata. Il frutto è una cariosside. Fiorisce