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Specie eurosiberiana presente in tutta Italia con optimum nella
fascia montana. Cresce in boschi montani, soprattutto umidi,
più raramente in pianura. Il nome generico, di etimologia
incerta, era già in uso presso gli antichi Romani. Sembra che il
detto popolare 'tremare come una foglia' nasca proprio
dall'osservazione del pioppo tremolo: l'incessante tremolio
delle foglie è causato dall'estremo appiattimento dei lunghi
piccioli. La copiosa produzione di polloni, che formano nuovi
alberi, lo rende un pioniere nella colonizzazione di nuovi
terreni, per cui è adatto al consolidamento di pendici franose.
Dal legno si ottiene un'ottima pasta da carta; è impiegato
inoltre nella fabbricazione di fiammiferi, compensati e
truciolati. Fiorisce tra marzo e maggio.
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Infruttescenze legnose, simili a piccole pigne. Picciolo
non appiattito, più breve di 2 cm
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Rami giovani glabri, attaccaticci. Foglie con peli solo alla diramazione delle
nervature secondarie di sotto
Alnus glutinosa (L.) Gaertn.
L'ontano comune è un albero eurosiberiano presente in tutta
Italia (in Puglia some avventizio) al di sotto della fascia
montana superiore. Cresce lungo i corsi d'acqua, formando
popolamenti ripari con
Salix cinerea
,
S. purpurea
,
Sambucus
nigra
etc. Il nome generico, già in uso presso i Romani,
potrebbe derivare dalla radice celtica 'al lan' (presso l'acqua)
per l'ecologia di molte specie, quello specifico allude ai rami
giovani attaccaticci. Il legno, di un caratteristico colore giallo-
aranciato, assume notevole resistenza quando è immerso
nell’acqua per cui è usato per fondazioni di palafitte e strutture
sommerse in genere; non a caso è un albero molto adattato ai
terreni inondati. Gli apparati radicali ospitano batteri
azotofissatori simbionti che fertilizzano naturalmente il suolo.
Fiorisce tra marzo ed aprile.
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Rami giovani pelosi, non attaccaticci. Foglie omogeneamente pelose di sotto
Alnus incana (L.) Moench
Specie circumboreale presente lungo tutto l'arco alpino e
sull'Appennino settentrionale (avventizia e naturalizzata in
Sardegna) sino a circa 1300 m. Cresce lungo i corsi d'acqua
come specie pioniera, su suoli prevalentemente calcarei. Il
nome generico, già in uso presso i Romani, potrebbe derivare
dalla radice celtica 'al lan' (presso l'acqua) per l'ecologia di
molte specie; il nome specifico allude alla pelosità biancastra
della pagina inferiore delle foglie. Il legno non è molto
pregiato. Gli apparati radicali ospitano batteri azotofissatori
simbionti che fertilizzano naturalmente il suolo. Fiorisce tra
marzo e maggio.
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Piante non verdi, senza clorofilla
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Piante verdi, con clorofilla
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Fusti alti 2-5 dm e larghi sino a 1.5 cm. Guaine avvolgenti i nodi con 20-30 denti
Equisetum telmateia Ehrh.