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Il peccio di Serbia è un albero originario di una zona ristretta tra Serbia e
Bosnia. È apprezzato a scopo ornamentale in parchi e giardini, con
diverse cultivar, per la bellezza del fogliame. Talvolta viene anche
coltivato per essere utilizzato come albero di Natale, per la produzione di
legname e di carta. Il nome generico deriva dal latino 'pix' (resina o pece),
sostanza prodotta in gran quantità da questi alberi; quello specifico deriva
dal nome comune serbo del peccio.
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Foglie con una stria chiara di sopra, attaccate ai rami con una base allargata, rotonda.
Pigne erette a maturità
Abies concolor (Gord. & Glend.) Lindl. ex Hildebr.
L'abete concolore è un albero originario delle montagne della parte
occidentale del Nord America, introdotto in Europa a scopo ornamentale.
Attualmente in Italia è usato a scopo prevalentemente ornamentale in
parchi e giardini. Il suo legno, morbido e nodoso, viene usato in piccole
quantità per produrre carta, cassette da imballaggio e per lavori di
costruzione a basso costo. Viene anche venduto come albero di Natale e
usato per decorazioni natalizie. Il nome generico era già in uso presso i
Romani e forse deriva dal greco 'abios' (longevo), oppure dal latino 'abire'
(andarsene), forse in riferimento alla grande altezza; il nome specifico in
latino significa 'dello stesso colore', e si riferisce alla pagina superiore e a
quella inferiore delle foglie.
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Foglie omogeneamente sparse lungo i rami
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Foglie riunite alla base in fascetti di 2 oppure disposte in
ciuffetti su brevi rami laterali
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Foglie in media (misurare almeno 10 foglie!) lunghe meno di 1.8 cm, di colore verde
scuro
Picea abies (L.) H. Karst.
L'abete rosso è una specie eurosiberiana che in Italia è comune ed
abbondante sulle Alpi al di sopra della fascia montana superiore ove
domina la fascia oroboreale, con optimum sulle catene interne a clima più
continentale, raggiungendo allo stato spontaneo l'Appennino
settentrionale. Viene spesso usato per rimboschimenti, e viene
frequentemente coltivato in parchi e giardini pubblici e privati anche al di
fuori del suo areale naturale. Dalla corteccia si ricava tannino e dalla
resina la 'Resina di Borgogna' e la 'Trementina di Strasburgo'. Il legno è di
colore chiaro, poco pesante e tenero, facilmente lavorabile e perciò
largamente impiegato nella costruzione di mobilio non di pregio. Il legno
ha anche un forte potere calorifico dato dalla resina, maggiore di quello di
molte latifoglie. Il nome generico deriva dal latino 'pix' (resina o pece),
sostanza prodotta in gran quantità da questi alberi. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie in media lunghe più di 1.8 cm, di colore verde azzurro
Picea pungens Engelm.
Albero originario delle montagne della parte occidentale del Nord
America, fu introdotto in Europa verso la metà dell'Ottocento per le sue
notevoli qualità ornamentali. In Italia viene sfruttato come specie
ornamentale; nella zone d'origine ha invece importanza per la produzione
di legname. Per sopportare la carenza d’acqua (vive in terreni piuttosto
aridi), le foglie sono ricoperte da una sostanza cerosa ed impermeabile
(pruina) che impedisce l'eccessiva evaporazione. Gli aghi, se stropicciati,
emettono un odore gradevole. Sopporta le potature e resiste
all'inquinamento urbano, soprattutto all'anidride solforosa. Può vivere
diversi secoli. Il nome generico deriva dal latino 'pix' (resina o pece),
sostanza prodotta in gran quantità da questi alberi; il nome specifico
allude all'apice pungente delle foglie. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.