6
5
Foglie con forte odore di rosmarino. Fiori con petali
Rosmarinus officinalis L.
Il rosmarino è un tipico arbusto delle garighe mediterranee su substrati
calcarei, presente allo stato spontaneo in tutta l'Italia mediterranea e
coltivato ampiamente altrove sin da tempi antichissimi, dal livello del mare
agli 800 m circa. Viene oggi utilizzato come pianta aromatica in cucina,
come pianta ornamentale, come pianta medicinale (foglie e olio
essenziale); i fiori sono particolarmente melliferi. Da foglie e fiori si
ottengono un olio essenziale ed estratti utilizzati in profumeria e cosmesi,
in liquoreria e in farmacia. Il nome generico ha etimologia molto incerta,
secondo alcuni deriva da 'rhops' (arbusto) e 'myrinos' (aromatico), col
significato complessivo di 'arbusto aromatico'; il nome specifico deriva dal
latino 'officina' (officina, farmacia) ed allude alle proprietà medicamentose
della pianta. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-
agosto (nelle Isole gennaio-dicembre).
5
Foglie senza odore di rosmarino. Fiori senza petali
6
6
Foglie appiattite
7
6
Foglie non appiattite
10
7
Foglie più lunghe di 3 cm (misurare almeno 10 foglie e fare la media!)
Cephalotaxus harringtonia (Forbes) K.Koch
Cephalotaxus
è un genere di arbusti/alberi sempreverdi con areale
attualmente ristretto all'Asia meridionale ed orientale, ma in passato più
ampiamente diffuso nell'emisfero australe; comprende circa una dozzina di
specie, e diverse cultivar, alcune ampiamente coltivate in parchi e giardini.
C. harringtonia
è diffuso in Giappone, Cina nordorientale e Corea; è stato
il primo cefalotasso ad essere scoperto e descritto dai botanici occidentali.
Il nome generico deriva dal greco dal greco 'kephalé' (testa), in riferimento
alle strutture fiorali strettamente raggruppate in 'teste', e dal latino 'táxus'
per l'aspetto delle foglie, simili a quelle del tasso; la specie è dedicata
Charles Stanhope, quarto conte di Harrington (1780-1851), uno dei primi
europei ad averla utilizzata come pianta ornamentale nel parco di Elvaston
Castle (Inghilterra). Forma biologica: fanerofita scaposa.
7
Foglie più brevi di 3 cm
8
8
Foglie senza strisce biancastre di sotto. Con un solo seme circondato da una coppa
carnosa rossa
Taxus baccata L.
Il tasso è un relitto dell'epoca Terziaria, ancor oggi diffuso allo stato
spontaneo in tutta Italia con optimum nella fascia montana, ma solitamente
raro (è più frequente come pianta ornamentale in parchi e giardini); solo in
poche regioni d'Italia esistono ancora boschi dominati dal tasso, come in
Sardegna ove, mancando il faggio, il tasso si associava con l'agrifoglio
nelle foreste montane più umide. Tutta la pianta, compresi i semi, è molto
velenosa (salvo l'arillo carnoso che circonda il seme) per la presenza
dell'alcaloide tassina. Da qui il nome volgare 'albero della morte'. È un
albero molto apprezzato dal punto di vista ornamentale, anche per la
costruzione di siepi, poiché sopporta bene le potature e resiste
all'inquinamento. Ha legno duro, pesante ed omogeneo. Può vivere fino a
2000 anni. Il nome generico deriva dal greco 'taxos', con significato di arco,
par la fabbricazione che veniva fatta col suo legno; il nome specifico allude
agli arilli rossi simili a delle bacche. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
8
Foglie con 2 strisce biancastre di sotto. Con numerosi semi
rinchiusi in pigne legnose
9
9
Foglie decorrenti sui rametti con la base. Pigne pendule
Sequoia sempervirens (D. Don) Endl.
La sequoia sempreverde è un albero originario della parte occidentale del
Nord America, ove cresce spontaneamente lungo una ristretta fascia
costiera tra la California e l'Oregon. E' uno degli alberi più alti del mondo:
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