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Introduzione
Questa guida è stata preparata nell’ambito di un progetto didattico che nasce dall’esigenza di far
capire ai ragazzi che le differenze e le peculiarità di ogni essere vivente rappresentano una ricchezza
per l’umanità e per il nostro pianeta, al fine di formare nelle nuove generazioni il rispetto delle
risorse naturali, la loro salvaguardia e la consapevolezza delle reciproche culture di appartenenza.
Gli alunni della classe 2 D dell’Istituto Comprensivo E. Mestica di Cingoli (MC) hanno lavorato in
una prima fase facendo una ricerca floristica delle specie vegetali e in una seconda fase svolgendo
attività di laboratori in un’area SIC (Sito di Interesse Comunitario) denominata Tassinete.
Cingoli deriva dal latino
cingulum
e significa ‘qualcosa che cinge’: in effetti sin dai primi secoli la
città si presentava come una realtà costruita su un monte per cingerlo. Adagiata sulla sommità del
Monte Circe a 631 m, per la sua posizione panoramica sul territorio marchigiano è denominata il
‘Balcone delle Marche’. Da una vasta terrazza, sulle mura castellane di origine medievale, è infatti
possibile godere la vista di gran parte del territorio marchigiano, con la cornice naturale,
all’orizzonte, del mar Adriatico e del monte Conero. La sua peculiarità paesaggistica lo rende
frequentato da un turismo prevalentemente naturalistico e grazie alle tipicità culinarie anche
enogastronomico. Il bosco è ubicato nelle immediate vicinanze del centro abitato di Cingoli (MC).
Gli agevoli sentieri rendono la zona favorevole a piacevoli passeggiate durante le quali è possibile
ammirare volpi, scoiattoli e ghiri. Il bosco richiama, ogni anno, i turisti amanti della natura,
appassionati di passeggiate e di escursioni in mountain bike. Il bosco si estende per una superficie
di 163.34 ha e costituisce una delle più significative stazioni di rifugio del tasso di tutto
l’Appennino nonché la stazione più importante per numero di individui e assetto fisionomico-
strutturale dell’intero territorio regionale. Secondo l’Inventario Forestale Marchigiano, la Macchia
delle Tassinete è caratterizzata anche da una notevole ricchezza di altre specie come roverella,
leccio, faggio, carpino bianco, acero di monte, acero opalo, cerro e farinaccio. Lo strato arbustivo è
costituito dal nocciolo, rovo e pungitopo. Il tasso è presente con una densità di 127 individui/ha
(2%), i diametri più rappresentati vanno da 15 a 30 cm, le altezze da 3 a 9 m. Il Tasso è un ‘fossile
vivente’ giunto fino a noi dal buio delle ere geologiche. La sua apparizione sul pianeta viene fatta
risalire al Terziario; forse le sue antiche origini e il suo aspetto cupo sono la causa dei miti che lo
riguardano.
Da questi presupposti è nata l’idea di creare uno strumento utile a coloro che desiderano
intraprendere un viaggio lungo i sentieri naturalistici cingolani. Questa guida, che include tutte le
specie legnose e una selezione delle specie erbacee più appariscenti o più facili da identificare per i
ragazzi della scuola (sono escluse ad esempio tutte le Poaceae e le Cyperaceae), è stata predisposta
in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, nell’ambito
del Progetto SiiT (Strumenti interattivi per l’identificazione della biodiversità: un progetto
educativo in un’area transfrontaliera), finanziato nell’ambito del Programma per la Cooperazione
Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi
nazionali.