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Originaria della Cina, è stata diffusa in Europa dopo il 1940. È
l’unico rappresentante del genere Metasequoia ed è comunemente
indicato con l’appellativo di “fossile vivente”. All’Orto Botanico è
presente un solo esemplare di Metasequoia: con i suoi 20 metri di
altezza è uno degli alberi più alti dell’Orto. La chioma dovrebbe
essere conico-piramidale affusolata, ma in realtà è abbastanza
irregolare (ciò si verifica in posizioni ombreggiate e sfavorevoli).
Insieme al tassodio e alle criptomerie costituisce “l’angolo delle
Taxodiaceae” all’interno dell’arboreto.
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Contorno dei rametti (con le foglie) attenuato dalla base all'apice. Foglie raramente più
larghe di 1 mm. Pigne quasi sferiche
Taxodium distichum (L.) Richard
Il tassodio è una pianta nativa delle regioni americane Sud-orientali;
è stata importata in Italia come pianta ornamentale nel XVII secolo.
Presenta un caratteristico portamento colonnare con chioma conico-
piramidale. A differenza della maggior parte delle conifere, le tre
specie del genere Taxodium sono decidue, ma non perdono le
singole foglie, bensì i rametti che le portano. All’Orto Botanico sono
presenti due esemplari di tassodio; uno si trova accanto a
Metasequoia glyptostroboides (nell’angolo delle Taxodiaceae, nella
zona Nord dell’Orto), l’altro dietro la serra della piante succulente,
nell’angolo più meridionale, in posizione poco accessibile. In
entrambi gli esemplari si possono notare i caratteristici pneumatofori
(radici respiratorie che crescono verso l’alto).
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Foglie portate da piccole sporgenze del ramo. Pigne pendule a maturità
Pseudotsuga menziesii (Mirb.) Franco
Originario dell’America settentrionale, in particolare delle grandi
foreste di conifere della costa Ovest del Nord America, l’abete di
Douglas è presente in Italia solo come essenza coltivata, non
spontanea. Albero maestoso (in natura può superare i 90 metri
d’altezza e oltre 3 metri di diametro), è adatto a parchi, arboreti e
giardini di grandi dimensioni. È caratterizzato da una corteccia
bruno-grigiastra che invecchiando si inscurisce e diventa più spessa,
formando placche suberose nelle fessurazioni longitudinali, e da
pigne pendule come quelle dei pecci. Il legno è molto apprezzato per
la sua omogeneità e consistenza, e viene esportato in grandi quantità
anche dalle zone d’origine Nord americane.
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Foglie attaccate ai rami con una base allargata, rotonda. Pigne erette a maturità
Abies alba Mill.
L'abete bianco fa parte di un complesso di specie poco differenziate
separate nelle aree montuose attorno al Mediterraneo, ove la pianta
ancestrale si era rifugiata nell'era glaciale. Oggi è presente allo stato
spontaneo in tutta l'Italia continentale, con optimum nella fascia
montana, associandosi solitamente al faggio nelle situazioni più
fresche e umide. Il legno, di colore chiaro e con poca resina, è
leggero, tenero ed elastico e si presta per la costruzione di travi,
mobili, lavori di carpenteria, imballaggi e pannelli. In passato i
tronchi colonnari erano usati per le alberature navali. Oggi il legno
si usa nella produzione di pasta da cellulosa. L'abete bianco
(Tannenbaum) è il vero 'albero di Natale' per i Tedeschi, anche se
oggi si utilizza più spesso l'abete rosso. L’esemplare attualmente
presente nell’Orto Botanico è coltivato in vaso ed è ubicato nel
vivaio, in attesa di essere messo a dimora.