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Specie mediterraneo-pontica, presente in Italia solo in Lombardia e Friuli
Venezia Giulia. Un tempo veniva inclusa nel genere
Dorycnium
. Nella
nostra regione ha distribuzione tendenzialmente prealpico-carsica con
alcune stazioni nei magredi dell'alta pianura friulana e nei fondovalle
alpini; in Carso è comune ovunque, ma è vicariata dall'affine
L. herbaceus
su substrati marnoso-arenacei. Cresce in gramineti e lande, su suoli
carbonatici poco profondi, ricchi in scheletro, aridi d'estate. Il vecchio
nome generico potrebbe derivare dall'antica usanza di sfregare con una
pianta la punta della lancia ('dory') per rendere difficoltosa la guarigione
dei nemici, e veniva usato dai Romani e Greci per indicare piante non
identificate; l'attuale nome generico deriva dal greco 'lotos' e latino 'lotus'
che designava diverse
Fabaceae
foraggere o commestibili fra cui il
trifoglio ed il meliloto. Forma biologica: emicriptofita scaposa/camefita
suffruticosa.
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Su substrato siliceo (o su ferretto). Fusti con peli brevi mescolati a peli più lunghi.
Infiorescenze di solito con 12-25 fiori
Lotus herbaceus (Vill.) Jauzein
Specie mediterraneo-pontica presente in tutta Italia, salvo che in Valle
d'Aosta e forse Sicilia, dal livello del mare alla fascia montana inferiore.
Un tempo veniva inclusa nel genere
Dorycnium
. Nella nostra regione è
molto più diffusa di
L. germanicus
, dalla costa alla fascia montana
inferiore; in Carso si concentra nelle aree con flysch, ove tende a
sostituire
L. germanicus
. Cresce in gramineti e lande, su suoli argillosi
decalcificati. Il vecchio nome generico potrebbe derivare dall'antica
usanza di sfregare con una pianta la punta della lancia ('dory') per rendere
difficoltosa la guarigione dei nemici, e veniva usato dai Romani e Greci
per indicare piante non identificate; l'attuale nome generico deriva dal
greco 'lotos' e latino 'lotus' che designava diverse
Fabaceae
foraggere o
commestibili fra cui il trifoglio ed il meliloto. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
367
Fiori gialli
Galium verum L. subsp. verum
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta Italia dal livello del mare
alla fascia montana. È molto diffusa in tutta la nostra regione sino alla
fascia montana; in Carso è comune quasi ovunque. Cresce in prati
submesofili, a volte ai margini di boschi aridi, su suoli per lo più calcarei
ma anche marnoso-arenacei purché ricchi in basi, subaridi d'estate. Il
nome generico deriva dal greco 'gala' (latte) cui allude anche quello
italiano 'caglio': diverse specie venivano usate per far cagliare il latte nella
lavorazione del formaggio. È la specie di caglio più utilizzata in passato a
questo scopo. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-settembre.
367
Fiori non gialli
368
368
Fiori rosa o viola
369
368
Fiori bianchi
371
369
Verticilli con più di 5 foglie. Fiori di color viola scuro
Asperula purpurea (L.) Ehrend. subsp. purpurea
Specie mediterraneo-montana presente in tutta l'Italia continentale salvo
che in Puglia, Calabria e forse Valle d'Aosta, dal livello del mare alla
fascia montana inferiore. Nella nostra regione è diffusa dalla costa alla
fascia montana inferiore, con ampie lacune nelle zone umide della
pianura; in Carso è comune quasi ovunque. Cresce in ambienti caldi ed
aridi, in gramineti steppici e ai margini di pinete esposti a sud, in pietraie,
su rupi e calanchi. Il nome generico deriva dal latino 'asper' (ruvido) con
riferimento al fusto ed alle foglie di alcune specie; il nome specifico
allude al colore dei fiori. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo
di fioritura: giugno-ottobre.
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Verticilli (almeno quelli inferiori) con al massimo 5 foglie.
Fiori rosa
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