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subalpina. Nella nostra regione è diffusa dalla costa alla fascia montana
inferiore; in Carso è comune ovunque. Cresce in vegetazioni ruderali o
arvensi, ai margini di strade, presso gli abitati, in vigne, campi
abbandonati, giardini ed orti, su suoli da freschi ad aridi in estate, ricchi in
composti azotati, da basici a subacidi. Il latice è velenoso: molto irritante
per le mucose, può scatenare reazioni fotoallergiche. Il nome generico
deriva da Euforbo, medico del Re Giuba II di Mauritania (I sec. a.C. - I
sec. d.C.), che secondo Plinio scoprì l'euforbia e le sue proprietà; il nome
specifico deriva dal greco 'helios' (sole) e 'scopein' (guardare), cioè 'pianta
che guarda il sole'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-ottobre.
381
Capsula verrucosa. Piante perenni
382
382
Brattee ovato-triangolari, con base troncata
Euphorbia dulcis L. subsp. incompta (Ces.) Nyman
Specie subatlantico-submediterranea presente nell'Italia continentale dalle
regioni del nord alla Campania (oggi scomparsa dalla Pianura Padana). La
distribuzione regionale si estende su tutto il territorio. Cresce in boschi
mesofili di latifoglie (faggete, quercete a
Quercus robur
), nelle siepi, su
suoli argillosi carbonatici piuttosto profondi e ricchi in humus, con
optimum nelle fasce submediterranea e montana. Il latice è velenoso:
molto irritante per le mucose, può scatenare reazioni fotoallergiche. Il
nome generico deriva da Euforbo, medico del Re Giuba II di Mauritania
(I sec. a.C. - I sec. d.C.), che secondo Plinio scoprì l'euforbia e le sue
proprietà; il nome specifico sicuramente non ha nulla a che vedere con un
presunto sapore dolce della pianta: forse allude alla sua forma elegante.
Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
382
Brattee ovali o ellittiche, a base ristretta, non troncata
383
383
Foglie a margine dentellato. Capsula larga 2.5-4(5) mm
Euphorbia brittingeri Opiz ex Samp.
Specie sudeuropea presente nell'Italia continentale con ampie lacune, dai
100 agli 800 m circa. È diffusa in tutta la nostra regione sino alla fascia
montana inferiore, salvo che nella parte montana più interna; in Carso è
molto comune. Cresce soprattutto negli orli di boschi termofili e nelle
lande incespugliate, su suoli per lo più carbonatici, poveri in composti
azotati, subaridi d'estate. Il latice è velenoso ed irritante per le mucose. Il
nome generico deriva da Euforbo, medico del Re Giuba II di Mauritania
(I sec. a.C. - I sec. d.C.), che secondo Plinio scoprì l'euforbia e le sue
proprietà; la specie è dedicata al farmacista e botanico C.C. Brittinger
(1795-1869). Forma biologica: camefita suffruticosa/ emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
383
Foglie a margine intero. Capsula larga 5-6 mm
Euphorbia carniolica Jacq.
Specie dell'Europa sudorientale, in Italia presente in tutte le regioni
settentrionali salvo che in Valle d'Aosta ed in Liguria. La distribuzione
regionale si concentra nella parte più occidentale della regione, dal Carso
Goriziano ai fondovalle delle Alpi Giulie, con poche stazioni sparse nelle
Alpi e Prealpi Carniche ed alcune stazioni nell'alta pianura friulana.
Cresce in boschi aridi ed aperti di latifoglie, in pinete e faggete termofile,
a volte su pietraie, dalla fascia submediterranea a quella montana
inferiore. Il latice è velenoso: molto irritante per le mucose, può scatenare
reazioni fotoallergiche. Il nome generico deriva da Euforbo, medico del
Re Giuba II di Mauritania (I sec. a.C. - I sec. d.C.), che secondo Plinio
scoprì l'euforbia e le sue proprietà; il nome specifico allude alla Carniola
(l'attuale Slovenia) ove la specie è diffusa. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
384
Foglie (almeno quelle basali) chiaramente picciolate
385
384
Foglie senza picciolo ben distinto
400
385
Foglie tutte disposte in rosetta alla base dei fusti
386