120
414
Foglie non lobate. Piante normalmente non radicanti sui
muri
415
415
Corolla senza sperone
416
415
Corolla munita di sperone
417
416
Con un solo fiore all'ascella delle foglie
Aristolochia lutea Desf.
Specie prevalentemente illirica, presente in quasi tutta Italia (tranne che in
Valle d'Aosta, Piemonte, Emilia-Romagna e Sardegna) al di sotto della
fascia montana inferiore. Nella nostra regione è ristretta alla parte
orientale, dal Carso alle Prealpi Giulie, mentre verso occidente è
sostituita, con forme intermedie, dall'affine
A. pallida
; in Carso è
abbastanza diffusa e comune, soprattutto nella parte più interna ed
elevata. Cresce negli aspetti più maturi e freschi di boschi e boscaglie su
suoli argillosi freschi e profondi. La pianta è tossica in tutte le sue parti
(acido aristolochico). Il nome generico deriva dal greco 'aristos' (ottimo) e
'locheia' (parto, nascita), per l'antico e pericoloso uso nel favorire le
contrazioni uterine; il nome specifico deriva dal latino e significa 'gialla'.
Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
416
Con numerosi fiori all'ascella delle foglie
Aristolochia clematitis L.
Specie sudeuropea, presente in Italia centro-settentrionale, Abruzzo,
Puglia e Sicilia, dal livello del mare a circa 1000 m. Nella nostra regione
è concentrata nella parte meridionale, con rare penetrazioni nei fondovalle
alpini; in Carso è diffusa ovunque. Originaria di boschi subigrofili, è
passata ad ambienti disturbati freschi ed umidi, quali margini di vigneti,
fossi, orti abbandonati etc., su suoli argilloso-limosi freschi e ricchi in
composti azotati. La pianta è tossica in tutte le sue parti (acido
aristolochico). Il nome generico deriva dal greco 'aristos' (ottimo) e
'locheia' (parto, nascita), per l'antico e pericoloso uso nel favorire le
contrazioni uterine. Forma biologica: geofita radicigemmata. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
417
Petali bianchi
Viola alba Besser s.l.
Specie sudeuropea presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana inferiore. È una delle prime piante a fiorire alla fine dell'inverno,
ai margini di boschetti disturbati, robinieti, boschi luminosi, radure, su
suoli argillosi piuttosto freschi, ricchi in calcio e composti azotati. Il nome
generico, già in uso presso i Romani per designare sia la pianta che il
colore dei suoi petali, deriva da una radice indoeuropea che significa
'intrecciare', 'flessibile', 'sinuoso', forse per i lunghi rizomi di molte
specie; il nome specifico deriva dal latino 'albus' (bianco) e allude alla
frequente presenza di fiori di colore bianco. Forma biologica:
emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
417
Petali non bianchi
418
418
Piante con fusti fogliosi e fiori inseriti sui fusti
419
418
Piante senza fusti, con foglie e fiori inseriti a livello del
suolo
420
419
Sepali con appendice di 2-3 mm. Corolla larga 15-25 mm. Sperone di 3-5 mm
Viola riviniana Rchb.
Specie eurasiatica presente in tutta Italia (sinora non segnalata solo per il
Molise) dal livello del mare alla fascia montana. Nella nostra regione è
abbastanza diffusa dal Carso ed alta pianura fino alla fascia montana; in
Carso è diffusa e comune. Cresce in boschi freschi di querce, a volte
anche nelle faggete termofile, su suoli limoso-argillosi da subaridi a
freschi, spesso decalcificati e quindi subacidi. Il nome generico, già in uso
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