Pagina 3 - Noventa_book

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L’area golenale del Piave che fa parte del centro storico di Noventa di Piave (VE) ha sempre avuto
una importanza ‘vitale’ in quanto ha partecipato alla vita del paese stesso, l’unico del ‘Basso Piave’
che, attraverso un tunnel, ha accesso diretto al fiume.
Sede di attività economica fin dai tempi antichi, sicuramente in epoca romana, il Piave (la Piave),
essendo navigabile, è stato una via fondamentale di comunicazione per l’intero territorio, facilitando
il trasporto di merci e persone e dando origine ad un fiorente commercio. Nel periodo dopo la Prima
Guerra Mondiale (nella quale è stato proprio il Piave a fermare ‘lo straniero’) era la sede
dell’attività commerciale per prelievo e trasporto di sabbia e ghiaia proveniente anche da altri fiumi
e dell’attività di frantumazione del materiale escavato dallo stesso fiume. Segno ancora presente
nell’area golenale è il vecchio frantoio. Per tale attività la golena, in particolare la parte vicina alle
rive era tenuta pulita da qualsiasi vegetazione in quanto le barche che trasportavano le merci, i
‘burci’, erano trainati con le corde dai muli lungo l’alzaia.
L’ambiente golenale di fronte al paese, verso monte e verso valle, è oggi costituito da alcune zone
boscate e da terreni coltivati con la presenza di alcune abitazioni. L’abbandono di qualsiasi attività
economica ha permesso alla vegetazione di ricoprire tutta la parte golenale della riva fino all’acqua,
creando un ambiente naturale interessante da riscoprire per la presenza di numerose essenze che
ricordano i tempi passati. L’area golenale è percorribile, verso monte, con sentieri che seguono,
all’interno e all’esterno, la fitta boscaglia lungo la riva, lambendo in alcuni punti anche l’acqua.
Questa guida interattiva alle più comuni piante legnose che si incontrano lungo la passeggiata che
costeggia il Piave è stata realizzata in collaborazione tra il Comune di Noventa di Piave, la
Cooperativa ‘Il Bozzolo Verde’, ed il Progetto SiiT, coordinato dal Dipartimento di Scienze della
Vita dell’Università di Trieste, nell’ambito dell’iniziativa ‘Verde Pubblico’, che mira a valorizzare
le aree verdi comunali creando strumenti interattivi di facile consultazione per avvicinare i cittadini
alla conoscenza della ‘foresta urbana’ e soprattutto per fornire alle scuole uno strumento che
permetta loro di utilizzare le aree verdi comunali come veri e propri ‘laboratori all’aperto’ in cui
svolgere attività didattiche centrate sull’identificazione delle piante.
Il progetto SiiT (Strumenti interattivi per l’identificazione della biodiversità: un progetto educativo
in un’area transfrontaliera) è finanziato nell’ambito del Programma per la Cooperazione
Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi
nazionali.