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presso i Romani, quello specifico allude non alle foglie (che
sono pelose) ma alla scorza che rimane per molti anni liscia.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
marzo-aprile.
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Foglie a base simmetrica
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Foglie a base cuoriforme
Tilia cordata Mill.
Il tiglio selvatico è un albero europeo presente in tutta l'Italia
continentale salvo che in Puglia e forse in Umbria, con
optimum nella fascia montana inferiore. Cresce nei boschi
freschi di latifoglie decidue su suoli limoso-argillosi profondi,
ricchi in basi, spesso alla base di pendii esposti a nord. I fiori e
le brattee sono usati in erboristeria per la preparazione di tisane
calmanti ed emollienti. Oggi i tigli (spesso in varietà
ibridogene) riempiono gli spazi di verde ritagliati nelle nostre
città, poiché resistono bene all'inquinamento atmosferico. I
Romani utilizzavano la corteccia, tagliata in strisce, seccata e
successivamente macerata, per ricavarne delle fibre usate nella
fabbricazione di corde, tessuti e nella preparazione delle
'vincula tiliae', bende per fasciare le ferite. È una specie molto
longeva, che può vivere anche più di 1000 anni. Il nome
generico, già in uso presso i Romani, deriva dal greco 'ptilon'
(ala), in riferimento alla brattea del peduncolo fruttifero che
funge da ala durante la disseminazione facilitata dal vento;
quello specifico significa 'cuoriforme' ed allude alla forma delle
foglie. Forma biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Foglie a base non cuoriforme
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Foglie fortemente contorte, almeno 4 volte più lunghe che larghe
Salix matsudana Koitz. 'tortuosa'
Specie originaria dalla Cina nordorientale, dove è presente con
3 varietà. La sua distinzione a livello specifico con
S.
babylonica
è messa in dubbio da alcuni autori: l’unica
differenza sostanziale sarebbe la presenza di due nettari nei fiori
femminili invece di uno solo. Da noi è ampiamente coltivata a
scopo ornamentale la cultivar ‘Tortuosa’ caratterizzata da foglie
e rami fortemente contorti. La specie è dedicata al botanico
giapponese Sadahisa Matsudo (1857-1921), studioso della flora
cinese. Forma biologica: fanerofita scaposa.
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Foglie non contorte, meno di 4 volte più lunghe che
larghe
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Foglie sempreverdi, lucide e coriacee. Fiori con petali
Magnolia grandiflora L.
Specie originaria delle regioni meridionali degli Stati Uniti, fu
importata in Europa nel 1737. Ne è documentata la presenza in
Italia dal 1760. Viene utilizzata soprattutto come grande pianta
ornamentale in parchi e giardini, per i fiori vistosi e profumati e
per il denso fogliame, ma ha un accrescimento piuttosto lento.
Il nome generico è dedicato al botanico francese Pierre Magnol,
vissuto nel XVII secolo; il nome specifico fa riferimento alle
ragguardevoli dimensioni dei fiori. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.