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Il noce è un albero originario dell'Europa meridionale ed Asia
occidentale, introdotto nel resto dell'Europa già nel Neolitico (archeofita)
e spesso subspontaneo. In regione è diffuso dalla costa alla fascia
montana. In Carso è abbastanza comune - quasi mai allo stato arboreo -
in boschi e boscaglie disturbati, su suoli limoso-argillosi profondi,
umiferi e freschi, con
Acer campestre
,
Quercus cerris
,
Q. petraea
etc. Il
nome generico deriva dal latino 'Jovis glans', cioè noce di Giove. Il legno,
molto pregiato, è impiegato nella fabbricazione di mobili. Con i frutti
acerbi, da raccogliere nel giorno di San Giovanni Battista il 24 giugno, si
prepara il liquore 'nocino'. I semi sono largamente utilizzati
nell'alimentazione umana. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-maggio.
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Fiori disposti in racemi. Frutto rigonfio
Colutea arborescens L.
Specie mediterraneo-pontica concentrata nella parte sudorientale della
regione con poche stazioni nelle Prealpi. In Carso è più diffusa nel
Triestino e nel Monfalconese. Cresce ai margini di boschi aperti a
roverella, nei mantelli con
Cotinus
e
Spartium
, nelle siepi, su suoli
piuttosto aridi e poco profondi, per lo più calcarei ma con componente
argillosa. Il nome generico deriva da una parola greca ma è di etimologia
incerta. Il legno, bianco e giallastro, veniva utilizzato per fare manici per
oggetti da cucina o per piccoli utensili. Forma biologica: fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
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Fiori disposti in ombrelle. Frutto lineare, non rigonfio
Emerus major Mill. subsp. emeroides (Boiss. & Spruner) Soldano & F. Conti
Entità submediterraneo-orientale diffusa in regione sino alla fascia
montana, con lacune forse dovute a confusione con la subsp.
emerus
. In
Carso è comune ovunque. Cresce nelle più diverse vegetazioni forestali
aperte, in Carso soprattutto nell'
Ostryo-Quercetum
ma anche in arbusteti,
nelle pinete, nella macchia costiera. Dopo gli incendi forma a volte
popolamenti quasi puri. Si associa a
Cotinus coggygria
,
Frangula
rupestris
,
Paliurus spina-christi
etc. Forma biologica: nanofanerofita.
Periodo di fioritura: gennaio-ottobre.
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Piante lianose, rampicanti o volubili
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Alberi o arbusti
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Foglie non lobate, penninervie. Frutto secco
Fallopia baldschuanica (Regel) Holub
Specie dell'Asia occidentale (Cina, Turkestan), introdotta per ornamento
(nella razza aubertii con rami giovani rossi) e spesso inselvatichita, oggi
diffusa un po' ovunque in regione sino alla fascia montana inferiore. In
Carso è abbastanza frequente: forma estesi veli sui boschetti di periferia
con
Broussonetia papyrifera
e
Sambucus nigra
, su siepi e muretti presso
gli abitati, spesso in concorrenza con
Parthenocissus quinquefolia
. Il
nome generico è dedicato al medico italiano Gabriele Fallopio (1523-
1562). Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: giugno-
settembre.
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Foglie solitamente lobate, palminervie. Frutto carnoso
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Pianta sempreverde. Fiori e frutti disposti in ombrelle. Margine della foglia intero
Hedera helix L. s.l.