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'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza'; secondo altri deriva
dal greco, indicando il legno ruvido delle piante di questo genere. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Arbusto. Fiori con petali
Hibiscus syriacus L.
Specie originaria della Cina, dove è coltivata da moltissimo tempo e non si
conosce con sicurezza allo stato spontaneo, la sua presenza è documentata
in Italia dal 1596. È un arbusto rustico ampiamente utilizzato a scopo
ornamentale in tutta Italia, dal livello del mare ai 600 m circa, che tende
anche a riprodursi in modo subspontaneo. Sono state selezionate diverse
varietà con i fiori dai colori e dimensioni diverse. È il fiore nazionale della
Corea del Sud. Il nome specifico fa riferimento alla Siria perché si riteneva
erroneamente che la pianta fosse originaria del Medio Oriente. Forma
biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Foglie composte
19
18
Foglie intere
22
19
Foglie palmate. Liana
Parthenocissus quinquefolia (L.) Planch.
Liana avventizia di origine nordamericana, la presenza in Italia è
documentata dal 1642 ed oggi è presente in tutte le regioni. La
distribuzione regionale si estende, con ampie lacune, dalla costa ai
fondovalle del settore alpino; in Carso è piuttosto comune. Utilizzata a
scopo ornamentale per coprire muri o pergolati e spesso transfuga dai
giardini, si è naturalizzata al punto da diventare invadente. Cresce su
macerie e muri, lungo viottoli ed in discariche. I frutti contengono acido
ossalico, moderatamente tossico per l'uomo ma non per gli uccelli. Il nome
generico deriva dal greco 'parthenos' (vergine) e 'kissos' (edera), significa
quindi 'edera vergine'; il nome specifico allude alle foglie composte con
cinque foglioline. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura:
giugno.
19
Foglie pennate. Alberi o arbusti
20
20
Segmenti fogliari più larghi di 5 cm. Pianta senza spine. Fiori senza petali
Juglans regia L.
Il noce è un albero originario dell'Europa meridionale ed Asia occidentale,
introdotto nel resto dell'Europa già nel Neolitico (archeofita) e spesso
subspontaneo in quasi tutta l'Italia, dal livello del mare ai 1200 m circa.
Nella nostra regione è diffuso dalla costa alla fascia montana; in Carso è
abbastanza comune, quasi mai allo stato arboreo. Cresce in boschi e
boscaglie disturbati, su suoli limoso-argillosi profondi, umiferi e freschi. Il
legno, di colore bruno scuro, è pesante, durevole e con belle venature, ed è
impiegato nella fabbricazione di mobili di pregio. Con il mallo di frutti
acerbi, da raccogliere tradizionalmente il 24 giugno, giorno di San
Giovanni Battista, si prepara il liquore 'nocino'. I semi sono largamente
utilizzati nell'alimentazione umana e da essi si ricava un olio alimentare
impiegato anche nelle industrie di vernici, di colori e in profumeria. Le
radici contengono lo juglone, una sostanza che può avvelenare gli alberi
circostanti. Può vivere fino ai 600 anni e il suo tronco può raggiungere i 2
m di diametro. Il nome generico deriva dal latino 'Jovis glans' (ghianda di
Giove); quello specifico significa 'regale' ed allude anch'esso a Giove, il re
degli dei. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
20
Segmenti fogliari più stretti di 5 cm. Piante spesso spinose,
almeno in alto. Fiori con petali
21
21
Albero più alto di 3 m. Fiori a simmetria bilaterale. Frutto secco (un legume)
Robinia pseudoacacia L.
Specie di origine nordamericana, introdotta a Parigi dal Canada nel 1601 e
poi diffusasi ampiamente in Europa con tendenza submediterraneo-