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Foglie appiattite almeno di sopra. Pigne sferiche
Cryptomeria japonica (Thunb. ex L. f.) D. Don
Specie originaria del Giappone e della Cina, fu introdotta nel 1844 in
Europa, ove è utilizzata come pianta ornamentale. In Italia è anche coltivata
per rimboschimento nel Meridione, dal livello del mare ai 1200 m, ed è
segnalata come avventizia in Lombardia. In Giappone, conosciuta con il
nome 'sugi', è una pianta di notevole interesse forestale: il legno profumato,
leggero, di colore rosa-rossastro, tenero, omogeneo e molto durevole, è
resistente ai marciumi e ai processi di decomposizione e viene utilizzato sia
per la fabbricazione di mobili che per pannelli divisori all'interno delle
abitazioni. Può vivere oltre i 200 anni. Il nome generico deriva dal greco
'kryptos' (nascosto) e 'meros' (parte), alludendo alla difficoltà di distinguere
fra loro le diverse parti del fiore; quello specifico richiama uno dei luoghi
di origine, il Giappone. Forma biologica: fanerofita scaposa.
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Foglie non appiattite. Pigne allungate
Picea abies (L.) H. Karst.
L'abete rosso è una specie eurosiberiana che in Italia è comune ed
abbondante sulle Alpi al di sopra della fascia montana superiore ove
domina la fascia oroboreale, con optimum sulle catene interne a clima più
continentale, raggiungendo allo stato spontaneo l'Appennino settentrionale.
La distribuzione regionale, allo stato spontaneo, si estende su tutte le aree
montuose del Friuli, ma l'albero è spesso usato per rimboschimenti e
frequentemente coltivato a scopo ornamentale in tutto il territorio. Dalla
corteccia si ricava tannino e dalla resina la 'Resina di Borgogna' e la
'Trementina di Strasburgo'. Il legno è di colore chiaro, poco pesante e
tenero, facilmente lavorabile e perciò largamente impiegato nella
costruzione di mobilio non di pregio. Il legno ha anche un forte potere
calorifico dato dalla resina, maggiore di quello di molte latifoglie. Il nome
generico deriva dal latino 'pix' (resina o pece), sostanza prodotta in gran
quantità da questi alberi. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
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Foglie con 2 strisce chiare di sotto. Infruttescenza legnosa (pigna)
Sequoia sempervirens (D. Don) Endl.
La sequoia sempreverde è un albero originario della parte occidentale del
Nord America, ove cresce spontaneamente lungo una ristretta fascia
costiera tra la California e l'Oregon. E' uno degli alberi più alti del mondo:
può superare i 100 metri di altezza ed è anche uno tra i più longevi: può
vivere oltre 2.000 anni. È stata introdotta in Europa nella prima metà del
XIX secolo per scopi ornamentali, ma in questo breve lasso di tempo le
Sequoie introdotte in Europa, con non più di 100/150 anni di vita, hanno
raggiunto al massimo altezze di 40/50 metri. La pianta predilige un clima
oceanico-temperato ricco di umidità e non tollera climi continentali e
temperature troppo rigide; nell'area di origine è diffusa fino a circa 1.000
m, in particolare su suoli di origine alluvionale dove forma foreste pure o
miste con altre specie di conifere come la
Pseudotsuga menziesii
e
Picea
sitchensis
. Le sequoie crescono bene su terreni profondi, umidi ma ben
drenati, in posizioni riparate; sono state piantate sia per ornamento che per
fini forestali in diverse parti del mondo, Italia compresa, e sono
inselvatichite in Nuova Zelanda. Il legno è tenero ma resistente. Forma
biologica: fanerofita scaposa.
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Foglie senza strisce chiare di sotto. Frutto di 1 solo seme
avvolto da una struttura carnosa
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Albero. Seme non completamente avvolto dall'involucro carnoso, questo di colore rosso
Taxus baccata L.
Il tasso è un relitto dell'epoca Terziaria, ancor oggi diffuso allo stato
spontaneo in tutta Italia con optimum nella fascia montana, ma solitamente
raro (è più frequente come pianta ornamentale in parchi e giardini); solo in
poche regioni d'Italia esistono ancora boschi dominati dal tasso, per
esempio in Sardegna, ove mancando il faggio il tasso si associava con
l'agrifoglio nelle foreste montane più umide. La distribuzione regionale,