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consumate in insalata. Il nome generico deriva dal greco 'halimos'
(riva del mare), alludendo all'habitat; quello specifico deriva dal
greco '
Portulaca
' (il nome di un altro genere) e da 'eidos' (aspetto), e
significa quindi 'simile a
Portulaca
', indicando la somiglianza delle
foglie a quelle di alcune piante di questo genere. Forma biologica:
camefita fruticosa/fanerofita reptante. Periodo di fioritura: giugno-
luglio.
9
Foglie verdi. Piante erbacee
10
10
Foglie almeno 7 volte più lunghe che larghe, senza nervi
evidenti
11
10
Foglie meno di 7 volte più lunghe che larghe,
parallelinervie
12
11
Pianta più bassa di 3 dm. Fiori con petali
Spergularia salina J. Presl & C. Presl
Syn.:
Spergularia marina
(L.) Griseb. - Specie subcosmopolita, in
Italia rara lungo le coste adriatiche dal Triestino alla Romagna, in
Puglia, lungo le coste tirreniche dalla Toscana alla Campania, Sicilia
e Sardegna, scomparsa quasi ovunque all'interno. Cresce su suoli
subsalsi, o in presenza di vegetazione effimera delle bonifiche, dal
livello del mare ai 100 m circa. - Pianta erbacea di 1-3 dm, simile a
Spergularia media
, ma annuale (raramente bienne). Foglie semplici,
opposte intere, cilindrico-lineari, non o scarsamente carnose. Sepali
5, di 3-3,5 mm. Petali 5, liberi, rosa. Stami 1-5(-8). Frutto secco
(capsula) di circa 3 mm. Semi senz'ala o talora poco alati, ma con
ala erosa sul lato. - Il nome generico deriva dal latino 'spargeo'
(spargere), per la capacità di produrre numerosissimi semi che si
disperdono facilmente; quello specifico allude all'habitat
(marittimo). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-giugno.
11
Pianta più alta di 3 dm. Fiori senza petali
Salsola soda L.
Specie paleotemperata, rara ma costante su tutte le coste del
territorio italiano, dal Triestino alla Liguria, coltivata in Romagna,
Marche, Umbria e Lazio. Cresce in suoli salati sulle sponde del
mare, dove si ha accumulo di residui organici. - Pianta erbacea
annuale di 2-12 dm, spesso rossastra alla fine. Fusto eretto, glabro e
liscio, semplice o con rami arcuato-ascendenti. Foglie semplici,
grassette, a sezione semicircolare, con un solo nervo evidente,
lineari, di 2-4 x 20-40 mm, patenti o riflesse, molli o carnose, non
pungenti, con base allargata e avvolgente parzialmente il fusto; le
foglie inferiori e medie sono opposte. Fiori isolati o appaiati
all'ascella delle foglie superiori, con perianzio a forma d'anfora e 5
stami molto sporgenti. Frutto indurito, emisferico o a sezione
pentagonale (6 x 6 mm), all'ascella di una foglia molto allungata ed
altre due lunghe un sesto, o un quarto, della principale e divergenti a
90°. - Foglie e fusti sono commestibili, soprattutto quelli delle piante
più giovani, sia crudi che dopo cottura. Era utilizzata un tempo in
ambito medico per le proprietà diuretiche da chi soffriva di calcoli
renali. Era una fonte importante di carbonato di sodio che veniva
utilizzato nella lavorazione del vetro e nella produzione di sapone. Il
nome generico deriva dal greco 'halos' (mare, sale); quello specifico
allude al contenuto di carbonato di sodio. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.