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in composti azotati, da freschi a periodicamente sommersi, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore. Tende a ibridarsi facilmente con l’olmo montano. Il legno, di colore bruno, è molto
robusto, duro e resistente a trazione e compressione; viene utilizzato per articoli sportivi, sedie,
pavimenti ecc ed è anche molto resistente alla prolungata immersione in acqua. In passato la scorza,
ricca di tannini e sostanze coloranti, veniva usata per tingere di giallo le lane e le conce speciali.
Negli ultimi decenni gli olmi nostrani sono stati colpiti da una grave malattia, la grafiosi, causata
dal fungo ascomicete
Ceratocystis ulmi
; il micelio, veicolato da coleotteri Scolitidi che scavano
gallerie tra il legno e la corteccia, provoca la chiusura dei vasi conduttori e quindi l’essiccazione
della pianta. Il nome generico era già in uso presso i Romani, quello specifico si riferisce alla
minore dimensione delle foglie rispetto all’olmo montano. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
Viburnum acerifolium
L.
Il viburno a foglie d’acero è una specie originaria del Nord America, dove è distribuito dal Canada
(Quebec sudoccidentale e Ontario) fino alla Florida settentrionale e alla parte orientale del Texas.
La specie è stata introdotta in Europa come pianta ornamentale e viene coltivata abbastanza spesso
nei parchi e giardini d’Italia. Il nome del genere è molto antico e di etimologia incerta: potrebbe
derivare dal latino ‘viere’ (legare, intrecciare), con allusione alla flessibilità dei rami di alcune
specie, utilizzati un tempo per costruire ceste, oppure da ‘vovorna’ (dei luoghi selvatici); il nome
specifico si riferisce alle foglie lobate, molto simili a quelle di alcuni aceri. Forma biologica:
fanerofita scaposa/ fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Viburnum lantana
L.
Il viborno, o lantana, è un albero dell’Europa centro-meridionale, Africa nord-occidentale e Asia
occidentale, presente in tutte le regioni dell’Italia continentale salvo che in Puglia, Basilicata e
Calabria. Cresce in boschi aperti di latifoglie decidue, in arbusteti e nelle siepi, su suoli limoso-
argillosi da freschi a subaridi, ricchi in basi e composti azotati, con optimum nella fascia
submediterranea. La specie viene anche coltivata a scopo ornamentale e per formare siepi miste e
può vivere 30-50 anni. Quasi tutte le parti della pianta sono tossiche, inclusi i frutti. Il nome del
genere è molto antico e di etimologia incerta: potrebbe derivare dal latino ‘viere’ (legare,
intrecciare), in riferimento alla flessibilità dei rami di alcune specie, utilizzati un tempo per costruire
ceste, oppure da ‘vovorna’ (dei luoghi selvatici); il nome specifico si riferisce alla somiglianza delle
foglie con quelle di un arbusto tropicale con lo stesso nome. Forma biologica: fanerofita
cespugliosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Viburnum opulus
L.
Il viburno palla di neve è un albero spontaneo in Europa, Asia e Africa nord-occidentale, presente in
tutte le regioni dell’Italia continentale salvo che in Puglia, Calabria e forse Valle d’Aosta, ma più
diffuso nelle regioni settentrionali. Cresce in boschi umidi alveali di latifoglie decidue, nelle
pioppete e nelle siepi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. È una pianta rustica e facile
da coltivare, utilizzata per la formazione di siepi in interventi di rinaturalizzazione e per scopi
ornamentali; in questo caso è ampiamente coltivata la cultivar ‘roseum’, con infiorescenze globose
costituite interamente da fiori sterili. Tutte le parti della pianta, compresi i frutti, sono tossiche. Il
nome del genere è molto antico e di etimologia incerta: potrebbe derivare dal latino ‘viere’ (legare,
intrecciare), con allusione alla flessibilità dei rami di alcune specie, utilizzati un tempo per costruire
ceste, oppure da ‘vovorna’ (dei luoghi selvatici); il nome specifico era utilizzato dai Romani per
indicare un acero, probabilmente l’acero campestre, localmente chiamato tuttora ‘opi’, e si riferisce
alla somiglianza delle foglie lobate con quelle dell’acero. Forma biologica: fanerofita cespugliosa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Vitis vinifera
L. subsp.
sylvestris
(C.C. Gmel.) Hegi
La vite è una liana decidua tipicamente mediterranea, oggi coltivata in tutte le aree del globo con
1...,65,66,67,68,69,70,71,72,73,74 76,77,78,79,80
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