Il lino d’acqua è una specie a distribuzione subcosmopolita presente in tutte le regioni d'Italia; nell’Italia Settentrionale cresce soprattutto lungo i litorali e in pianura, mentre nel Meridione si trova anche in montagna. La distribuzione regionale si estende su tutta la bassa pianura friulana al di sotto della linea delle risorgive, mentre nel Carso triestino la specie è piuttosto rara e generalmente ristretta ai pochi ambienti umidi. Nella città di Pordenone la specie è poco frequente lungo il corso del Noncello e sulle sponde del lago della Burida. Cresce in luoghi paludosi, in siti temporaneamente invasi dall'acqua, lungo i fossati, in ambienti con sorgenti o stillicidio, su suoli fangosi anche subsalsi, dal livello del mare a 1200 m circa. Il nome generico è quello di una pianta citata da Plinio, usata dai Druidi contro le malattie del bestiame; la specie è dedicata a Dourez Valerand, botanico del sec. XVI. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.

Nome italiano: Coclearia di giarri d'acqua (Sicilia), Lattuchedda di gutti d'acqua (Sicilia), Lino d'acqua (Toscana, Val di Chiana), Lino d'acqua (Italia), Linu de acqua (Sardegna), Samolo (Toscana, Val di Chiana), Samolo (Italia).