Il centauro giallo è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea presente, con due sottospecie, in tutte le regioni d'Italia (salvo forse che in Valle d'Aosta). La distribuzione regionale si concentra nella parte meridionale del territorio, con poche stazioni nei fondivalle alpini; in Carso la specie è sporadica e rara, concentrandosi sui substrati marnoso-arenacei del Muggesano. Nella città di Pordenone la specie è sporadica lungo il corso del Noncello, nell’ area occidentale del lago della Burida, nel parco Marchi e nell’ area archeologica di Torre. Cresce su suoli limoso-argillosi alternativamente umidi e aridi, a volte nei prati aridi su substrati arenacei, anche su terreni subsalsi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. I fiori hanno proprietà coloranti e la pianta contiene principi amari che ne giustificavano l'uso come digestivo. Il genere è dedicato a J. Blackstone, botanico inglese del XVIII secolo; il nome specifico si riferisce alle due foglie opposte che abbracciano il fusto con la base. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.

Nome italiano: Blackstonia perfoliata (Italia), Centaurea gialla (Toscana), Centaurea groga (Sardegna), Centauro giallo (Italia), Cumunu gianu (Liguria, Chiavari), Erba grascina (Liguria, Mignanego), Genziaena zala (Emilia-Romagna, Bologna), Semenzetta (Liguria, Bordighera).