© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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La mentuccia (o calaminta) selvatica è un’entità a distribuzione europeo-caucasica presente in quasi tutte le regioni d’Italia (non segnalata per Molise e Sardegna). La distribuzione regionale copre quasi tutto il territorio, con qualche lacuna. Nella città di Pordenone la specie è poco frequente nelle aree periferiche settentrionali, assente altrove. Cresce in boschi ripariali, boschi misti, negli incolti e nelle radure, dal livello del mare a 1500 m circa. Tutte le parti della pianta contengono un olio essenziale costituito principalmente da mentolo, borneolo ed altri componenti terpenici e hanno un aroma che ricorda quello della menta, ma più intenso e canforato. Le foglie vengono spesso raccolte come condimento. Il nome generico deriva dal greco 'klinos' (letto) e 'pous' (piede), per la forma dei fiori che a Linneo ricordavano i piedi di un letto; il nome specifico è quello di un’erba citata da Plinio; il nome della sottospecie, dal latino 'sylva' (selva), si riferisce all'habitat boschivo. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre. Syn.: Calamintha nepeta (L.) Savi subsp. sylvatica (Bromf.) R. Morales |
Nome italiano: Calamenta maggiore (Italia), Calamenta selvatica (Italia), Mentuccia maggiore (Italia).
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Comune di Trieste, località Padriciano, prato arido alle spalle dell'abitato. , FVG, Italia 23/7/04 0.00.00 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Comune di Trieste, località Padriciano, prato arido alle spalle dell'abitato. , FVG, Italia 23/7/04 0.00.00 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Hortus Botanicus Catinensis - Herb. sheet 060327
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