La camomilla bastarda è una pianta annua a distribuzione stenomediterranea, di antica introduzione nella parte settentrionale dell'areale, ove è nota sin dal Neolitico, presente in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si concentra nella parte planiziale, con sporadiche presenze nei fondivalle delle Alpi; in Carso la specie è sparsa e incostante. Nella città di Pordenone la specie è poco frequente nel Parco Marchi e nelle aree periferiche orientali. Cresce in popolazioni dense nelle post-culture, su suoli leggermente acidificati, al di sotto della fascia montana superiore e oggi sembra in regresso a causa dell'agricoltura intensiva. Il nome generico è quello greco della camomilla, da 'anthos' (fiore); il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-agosto.

Nome italiano: Antemide arvense (Italia), Cacumidda fitenti (Sicilia), Calumidda servaggia (Sicilia, Etna), Camamela selvadega (Lombardia), Camamile salvadie (Friuli, Carnia), Camamilla (Veneto, Treviso), Camamilla (Liguria, Porto Maurizio), Camamillazz (Friuli, Friuli), Camomilla bastarda (Italia), Camomilla senza odore (Toscana), Camomilla-falsa bastarda (Italia), Campamilla selvaggia (Abruzzi, Larino), Camumilla pazza (Abruzzi, Aquila), Capumillone (Abruzzi, Aquila), Gagumidda di campagna (Sicilia), Pid di crott (Friuli, Friuli).