La margherita siberiana è una specie a a distribuzione originariamente eurasiatica divenuta subcosmopolita nelle zone temperate per azione dell'uomo, presente, con due sottospecie, in qusi tutte le regioni dell'Italia continentale; la sottospecie nominale è sinora nota per molte regioni dell'Italia settentrionale, Toscana e Lazio La distribuzione regionale si estende in modo frammentario dal Carso al settore alpino, con poche stazioni nella pianura friulana, ma la specie non è stata quasi mai distinta dalla subsp. leucolepis; in Carso sembra rara. Nella città di Pordenone la specie rara a nord del lago della Burida e nel parco dei Villa Carinzia. Cresce in vegetazioni disturbate ai margini di strade, in aiuole, giardini, parchi, prati da sfalcio, su suoli piuttosto freschi e profondi, umiferi, ricchi in basi e composti azotati. Il nome generico deriva dal greco 'leukós' (bianco) ed 'ánthos' (fiore), quello specifico si riferisce alla regione di Irkutsk, presso il lago Baikal in Siberia. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.

Nome italiano: Leucantemo ircuziano (Italia), Margherita irzuziana (Italia).