La sassifraga annuale è una specie dell'Europa meridionale presente in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio, con una lacuna nella parte settentrionale del settore alpino; in Carso la specie è diffusa e comune. Poco frequente a Trieste, si concentra all'interno dell'area urbana; è segnalata a Guardiella lungo la Ferrovia (145 m) e a Borgo S. Sergio sul Monte Castiglione (70 m). Cresce in vegetazioni pioniere lacunose ricche in piante annuali, sui muri, lungo le vie, nelle fessure dei lastricati, ai bordi di mulattiere e in pratelli aridi, su suoli primitivi ghiaioso-pietrosi, ricchi in basi e poveri in composti azotati, aridi d'estate, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Il nome generico deriva dal latino 'saxum' (sasso) e 'frangere' (rompere) e significa quindi 'pianta che spezza le pietre', a causa dell'ecologia di molte specie che vivono sulle rocce; il nome specifico deriva dal greco 'tri' (tre) e 'dàctylos' (dito) per le foglie con tre lobi profondi. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-luglio.

Nome italiano: Erba tettajola (Toscana, Val di Chiana), Lucernicchia (Toscana), Lucernicchia (Italia), Pajanutt (Friuli), Rumpipietra (Sicilia), Sassifraga annuale (Italia), Sassifraga dei tetti (Toscana), Sassifraga rossa (Toscana), Sassifraga tridattila (Italia).