Il cocomero asinino è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea presente in quasi tutte le regioni d’Italia, ma più comune nell’Italia mediterranea e avventizia in molte regioni settentrionali. La distribuzione regionale è ristretta al Carso, ove la specie ha carattere avventizio ed è molto rara e incostante. Rarissima a Trieste, è segnalata nella zona industriale Errera e presso S. Anna in via Dell’ Acqua (75 m), ove la disponibilità di alcune superfici sterrate conseguenti alla costruzione di un nuovo quartiere abitativo ne hanno favorito la massiccia diffusione, portando a un considerevole aumento del numero di individui rispetto alla situazione precedente. Cresce in vegetazioni ruderali come nelle discariche e lungo i margini delle strade, in siti assolati e su suoli abbastanza ricchi in composti azotati, aridi d'estate, con optimum nella fascia mediterranea. La pianta è di antico uso medicinale, ma contiene diversi alcaloidi che la rendono tossica; tipici sono i frutti, che a maturità letteralmente esplodono al tatto lanciando con violenza una miriade di semi (da cui i nomi generico e specifico derivati dal greco). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.

Nome italiano: *Schizzett (Emilia-Romagna, Reggio), Cedronello selvatico (antichi), Cetriolo salvatico (Toscana), Chigoemau marin (Liguria, Genova), Chigoemau per l'itterizia (Liguria, Genova), Cidruolillo servaggio (Campania, Napoli), Citrolu asininu (Sicilia, Catania), Citrulicchiu (Sicilia, Catania), Cituruncillo (Umbria, Bevagna), Cocombre salvage (Liguria, Nizza), Cocomerello (Puglia, Lecce), Cocomerino (Puglia, Lecce), Cocomero asinino (Italia), Cocomero asinino (Toscana), Cocomero salvatico (Toscana), Cocozza bastarda (Campania, Napoli), Cocozza dell'asino (Campania, Napoli), Cocozza sbeteca (Campania, Avellino), Cocozzella dell'asino (Campania, Napoli), Cocozziello selvaggio (Campania, Ischia), Coecoemer d'azen (Lombardia, Brescia), Cogoemaro sarveigo (Liguria, Porto Maurizio), Cucuccella marejje (Abruzzi), Cucuccella salvatica (Abruzzi), Cucumareddu asininu (Sicilia), Cucumareddu sarvaggiu (Sicilia), Cucumbiri aresti (Sardegna), Cucumer asnin (Piemonte), Cucumer' asinina (Abruzzi), Cucummareddu (Sicilia, Catania), Cucuziello sarvaggio (Campania, Napoli), Cucuzzeja servaggia (Calabria), Cucuzzella d'asinu (Abruzzi, Aquila), Cucuzzella pazza (Abruzzi, Aquila), Cugoemau men (Liguria, Genova), Cugombre salvage (Liguria, Nizza), Cugumbiri aresti (Sardegna), Cugumere areste (Sardegna), Cugumeru d'ainu (Sardegna), Ecballio (Italia), Elaterio (Toscana), Marò bort (Sardegna, Alghero), Marò salvaggia (Sardegna, Alghero), Poponcino salvatico (Toscana), Rubi (Liguria, Nizza), Sbolziroti (Veneto, Verona), Sbrincet (Piemonte), Sbrinsairoel (Piemonte), Sbrinsaroel (Piemonte), Schisset (Piemonte), Schizet (Piemonte), Schizzetti (Italia), Schizzetti (Toscana, Val di Chiana), Sicca d'aso (Piemonte, Carpeneto), Spermiaroel (Piemonte), Sputaveleno (Toscana), Sputaveleno (Italia), Squezz (Emilia-Romagna, Bologna), Zedron salvadgh (Emilia-Romagna, Bologna), Zucchetta marina (Marche).