L'amaranto rosso è una pianta annua originaria dall'America tropicale, in Italia spesso coltivata per ornamento in giardini e orti da cui sfugge sporadicamente allo stato subspontaneo; è presente come avventizia in quasi tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale, piuttosto sparsa, si concentra nelle aree più calde della pianura friulana, con singole presenze nei fondivalle del settore alpino; in Carso la specie è più comune nella porzione urbanizzata tra Trieste e Muggia. Nella città di Udine la specie è presente sia nelle aree centrali che periferiche e si concentra nella porzione nordoccidentale dell’area di studio. Cresce in ambienti ruderali ricchi in composti azotati, di solito presso gli abitati, dal livello del mare agli 800 m circa. Il nome generico, che è passato a designare il colore tipico dell'infiorescenza di alcune specie, deriva dal greco 'a' (privativo, 'non') e 'maráino' (io appassisco) e significa quindi 'pianta che non appassisce'; il nome specifico si riferisce al colore rossastro delle infiorescenze. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.

Nome italiano: Amarant (Emilia-Romagna), Amaranto cruento (Italia), Amaranto rosso (Italia), Amaranto salvatico (Toscana), Baelidon (Emilia-Romagna), Codis (Friuli), Discipline (Toscana), Erba arlichenna (Emilia-Romagna), Erba traccagnena (Emilia-Romagna), Fiur d'v'lud (Emilia-Romagna), Panico di Spagna (Lombardia, Pavia), V'luden (Emilia-Romagna).