L'elleboro illirico è un'entità a distribuzione prevalentemente illirico-dalmatica, presente anche nel Carso Triestino come prosecuzione più settentrionale del suo areale principale. Cresce in lande erbose, ai margini di arbusteti e negli orli boschivi che invadono i pascoli abbandonati, su suoli ricchi in scheletro, umiferi, aerati, talvolta decalcificati. La pianta contiene un alcaloide tossico, l'elleborina. Il nome generico è di etimologia incerta: potrebbe derivare dal semitico 'helebar' che in greco designava una pianta usata contro la follia, oppure dal greco 'helein' (far morire), per la velenosità di tutte le specie, oppure ancora dal fiume greco Hellèboros che attraversa la città di Antkyra, dove nell'antichità si utilizzava contro la pazzia una pianta simile; il nome specifico significa ‘delle siepi’. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: febbraio-aprile. |