© Nicola M. G. Ardenghi – Dip. di Scienze della Terra e dell'Ambiente - University of Pavia Nicola M. G. Ardenghi Montù Beccaria, Lombardia, Italia 2015
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Questo è un ibrido cultigeno tra la specie americana Vitis riparia e V. vinifera. Dalla fine del XIX secolo viene largamente utilizzato come portainnesto con lo scopo di contrastare gli attacchi fillosserici all’apparato radicale dei vigneti, e appare talvolta anche allo stato subspontaneo. La sua distribuzione in Italia è ancora poco nota, così come quella regionale. Il nome generico è il nome latino della vite, che deriva da 'viere' (legare); l’ibrido è dedicato a François Baco (1865-1947), ibridatore di viti che nel 1902 ottenne per la prima volta, in Francia, questo vitigno. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio. |
Nome italiano: Vite ibrida (Italia).
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© Nicola M. G. Ardenghi – Dip. di Scienze della Terra e dell'Ambiente - University of Pavia Nicola M. G. Ardenghi Canneto Pavese, Lombardia, Italia 2015
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© Herbarium MSNM, holotypus (Civico Museo di Storia Naturale, Milano)
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© Herbarium MSNM, holotypus (Civico Museo di Storia Naturale, Milano)
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© Herbarium MSNM, holotypus (Civico Museo di Storia Naturale, Milano)
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© Herbarium MSNM, holotypus (Civico Museo di Storia Naturale, Milano)
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© Herbarium MSNM, holotypus (Civico Museo di Storia Naturale, Milano)
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