Il pino silvestre, o pino rosso, è un albero a vasta distribuzione eurasiatico-boreale che ha raggiunto l'Italia durante il periodo glaciale provenendo dalla Siberia, e che oggi è diffuso lungo tutto l'arco alpino, con optimum nelle vallate interne a clima più continentale ove forma boschi secondari su terreni piuttosto primitivi, come su ghiaioni consolidati; altrove è stato spesso introdotto con i rimboschimenti. La distribuzione regionale si estende su tutte le aree montuose del Friuli; in Carso è stato utilizzato molto meno di P. nigra e a differenza di questo si riproduce con difficoltà ed è quindi meno invasivo. Il legno viene impiegato per lavori di falegnameria e come pasta per la cellulosa nell'industria della carta. In medicina le gemme sono utilizzate per le proprietà balsamiche, mentre dalla resina si estrae la trementina (solvente per vernici). È un albero abbastanza longevo, che può vivere circa 500 anni. Il nome generico è quello usato dai Romani per indicare il pino mediterraneo, e deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato della pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal celtico 'pen' (testa) per la forma della chioma degli alberi; il nome specifico, dal latino 'sylva' (selva), si riferisce all’habitat boschivo. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.

Nome italiano: Daise (Piemonte, Torino), Dausol (Piemonte, Novara), Desa (Piemonte, Torino), Much (Veneto, Belluno), Mughe (Veneto, Valpantena), Mugo (Veneto, Valpantena), Peghera (Lombardia, Bergamo), Pein (Emilia-Romagna, Piacenza), Pes (Lombardia, Bergamo), Pesa (Lombardia, Bergamo), Pezzo (Lombardia, Bergamo), Pì (Lombardia, Brescia), Pì salvadegh (Lombardia, Brescia), Pighera (Lombardia, Bergamo), Pigniceddu sarvaggiu (Sicilia), Pigno salvadego (Veneto, Verona), Pin (Veneto, Verona), Pin (Lombardia), Pin bianco (Veneto, Belluno), Pin blanch (Friuli), Pin comun (Lombardia), Pin di Piemonte (Liguria, Savona), Pin giancu (Liguria, Porto Maurizio, Ponti di Nava), Pin nero (Veneto, Verona), Pin salvadegh (Emilia-Romagna), Pin salvaj (Piemonte), Pin selvaggi (Emilia-Romagna), Pin silvestre (Emilia-Romagna), Pino di Scozia (Toscana), Pino di Siberia (Toscana), Pino rosso (Italia), Pino salvatico (Toscana), Pino silvestre (Italia), Pinu areste (Sardegna), Pissra (Piemonte), Pissron (Piemonte), Porche (Veneto, M. Baldo), Tajù (Lombardia, Brescia), Tana (Veneto, Treviso), Tea (Lombardia, Valtellina), Tejon (Lombardia, Como), Teon (Lombardia, Locarno), Teone (Lombardia, Valtellina), Teun (Lombardia, Sondrio), Zappino (Calabria), Zappinu (Sicilia).