Il cavolo di Persia a foglie intere è un'entità a distribuzione centroasiatica presente come avventizia in poche regioni dell'Italia settentrionale. La distribuzione regionale è limitata a una singola stazione nei dintorni di Trieste (Campo Marzio): si tratta di una segnalazione storica non più confermata in tempi recenti. Cresce in abienti ruderali e lungo le linee ferroviarie, su suoli aridi molto disturbati e primitivi, dal livello del mare a 300 m circa. Il nome generico era già usato dai Romani e ha etimologia incerta: secondo alcuni deriva da una radice gallica, secondo altri dal greco 'bibrásko' (io mangio); il nome specifico in latino significa 'allungata', quello della sottospecie significa 'a foglie intere', un carattere che la distingue dalla sottospecie nominale che ha invece foglie profondamente divise. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-ottobre. |