La senape bianca è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea presente in quasi tutte le regioni d'Italia. La sottospecie dissecta, molto più rara della sottospecie nominale, è più diffusa nelle regioni centro-meridionali. Per il Friuli Venezia Giulia si hanno solo segnalazioni storiche non confermate in tempi recenti. Cresce spontanea nei campi, soprattutto nelle colture di lino, negli incolti e in ambienti ruderali, al di sotto della fascia montana inferiore. I semi contengono molti principi attivi tra cui il glicoside sinalbina, che per azione di enzimi libera un alcaloide, la sinapina, a cui si deve il sapore piccante: questa specie fornisce la migliore senape. In passato aveva anche un uso farmaceutico: i 'sinapismi' erano impiastri a base di farina di senape, usati per lenire infiammazioni e costipazioni. Il nome generico era già usato dagli antichi Greci ('sinápi'), ma è forse di origine egiziana o indiana; il nome specifico deriva dal latino 'albus' (bianco), per distinguerla dalla senape nera. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno. |