La menta dei campi è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-nordamericana presente in quasi tutte le regioni d’Italia (sembra mancare solo in Umbria, Marche, Puglia, Sardegna, e forse Molise e Calabria). La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio, ma con ampie lacune che comprendono il Carso triestino, porzioni della pianura friulana, delle Prealpi Carniche e delle Alpi Giulie; per il territorio regionale, oltre alla sottospecie nominale, sono state segnalate anche la subsp. austriaca e la subsp. parietariifolia. Fa parte della flora commensale dei coltivi umidi e cresce su suoli limoso-argillosi, talvolta con componente sabbiosa, da neutri a subacidi, dal livello del mare alla fascia montana. Come per tutte le specie congeneri, le foglie sono spesso usate per preparare bevande o per aromatizzare i cibi. Il nome generico, molto antico, è la latinizzazione di quello greco: la ninfa Minthe abitava nel regno di Ade, di cui era amante; quando Ade decise di sposare Persefone, Minthe fu smembrata dalla rivale, ma Ade la trasformò in una pianta profumata; il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre. |