La ventaglina glomerata, che appartiene ad un difficilissimo complesso di specie apomittiche (in cui l'embrione si forma senza fecondazione, originando cloni geneticamente identici alla pianta madre), è presente lungo quasi tutto l'arco alpino. La distribuzione regionale sinora nota è limitata alle Alpi Carniche. Cresce nelle fasce subalpina e alpina, su suoli da eutrofici a mesotrofici in vallette nivali, torbiere, vegetazione di sorgenti, sponde di ruscelli e rigagnoli, arbusteti alpini e margini di boschi. Il nome generico allude all'antico uso di questa pianta da parte degli alchimisti: in realtà non veniva usata la pianta, ma le minute goccioline di rugiada che si formano sulle foglie per il fenomeno della guttazione, che venivano raccolte e costituivano la cosiddetta 'acqua celestiale' o 'acqua dei saggi'; il nome specifico ai fiori addensati in glomeruli. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: maggio-agosto. |