Il salice rosso è un arbusto deciduo a distribuzione eurasiatico-sudeuropea presente, con tre sottospecie, in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale della sottospecie nominale si estende su quasi tutto il territorio, dalle coste al settore alpino, ove è solitamente limitata ai fondivalle; in Carso la specie presenta ampie lacune e non è comune. Cresce in vegetazioni arbustive pioniere di ambienti disturbati, su suoli primitivi ghiaioso-sabbiosi, periodicamente inondati, per lo più carbonatici e ricchi in composti azotati, frquentemente sui greti dei torrenti, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Come in tutti i salici, la scorza e le foglie contengono il glicoside salicina, che li rende tossici per molti animali, e da cui si ricava l'acido salicilico. Il nome generico, di antico uso, è di origine incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua); il nome specifico si riferisce al colore rossastro dei rami giovani. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.

Nome italiano: Brighignola (Veneto, Belluno), Giatul (Friuli), Giunco (Umbria, Perugia), Gorren (Emilia-Romagna, Parma), Gura (Piemonte), Gure (Liguria, Ponti di Nava), Gurie (Piemonte, Val S. Martino), Gurin (Piemonte, Carpeneto), Gurin (Liguria, Mele), Ires (Piemonte), Pianta da cavessi (Liguria, Sarzana), Salacognella (Campania, Avellino), Salcastro (Marche, Pesaro), Salcio rosso (Toscana), Salciu russu (Sicilia), Sales da ligà (Lombardia), Sales de vigna (Lombardia), Sales ross (Lombardia), Sales ross (Piemonte), Salett (Friuli), Salgar (Friuli), Salgar porporo (Veneto, Verona), Salice porporino (Emilia-Romagna), Salice purpureo (Italia), Salice purpureo eburneo (Italia), Salice rosso (Italia), Salice russa (Calabria), Salicella (Toscana), Salicu di virga (Calabria), Salicu nigru (Calabria), Salis ross (Emilia-Romagna, Parma), Sals russ (Emilia-Romagna, Romagna), Sanzi (Liguria, Porto Maurizio), Sarpa (Sardegna), Sarxo rosso (Liguria, Porto Maurizio), Sbrì (Lombardia, Brescia), Sels ross (Emilia-Romagna, Romagna), Senocela (Veneto, Verona), Sgorino (Liguria, Bordighera), Stropar rosso (Veneto, Verona), Stroparo rosso (Veneto, Padova), Stropei salvadegh (Lombardia, Brescia), Veinch (Emilia-Romagna, Bologna), Vench (Friuli, Carnia), Venciar (Friuli, Carnia), Venghe (Veneto, Treviso), Vengo rosso (Marche, Pesaro), Venz (Emilia-Romagna, Romagna), Vetrice rossa (Toscana, Arezzo), Vidsa rossa (Emilia-Romagna, Reggio), Vigno (Campania, Avellino), Vimine da fiume (Umbria, Perugia), Vincei (Friuli), Vincio (Veneto, Vicenza), Vinco rosso (Marche, Pesaro), Vitrice (Emilia-Romagna, Modena).