Il ginestrone spinoso è una specie a distribuzione mediterraneo-atlantica, con areale esteso dal Portogallo centro-settentrionale alla Germania occidentale, presente in Liguria e nell’Italia peninsulare soprattutto lungo i versanti tirrenici, dalla Toscana ai rilievi costieri della Basilicata, ove raggiunge l'estremo sudorientale dell'areale naturale (in Calabria è presente ma solo come avventizia). In Friuli Venezia Giulia la specie è rarissima: è stata segnalata come avventizia sfuggita alla coltivazione. Negli ambienti naturali cresce in sottoboschi poveri, in cespuglieti e macchie, su suoli sabbiosi a reazione acida (substrati silicei), formando macchie impenetrabili per la sua spinosità, sino a circa 1000 m. I semi contengono un alcaloide tossico (citisina). Il nome generico, di antico uso, è di etimologia incerta. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.

Nome italiano: Alastra (Sicilia), Bocu da spin (Liguria, Sarzana), Ginestra marina (Toscana, Cerreto d'Empoli), Ginestra spinosa (Lombardia), Ginestra spinosa (Toscana, Val di Chiana), Ginestron (Piemonte), Ginestrone (Toscana), Ginestrone d'Olanda (Toscana), Ginestrone spinoso (Toscana), Ginestrun (Piemonte), Ginistra (Sardegna), Inestra (Abruzzi), Inistre (Abruzzi), Jenestra spinosa (Campania, Terra di Lavoro), Lulla (Liguria, Voltri), Maggio di macchia (Toscana, Val di Chiana), Maggio spinoso (Toscana, Val di Chiana), Nepa (Toscana), Nepe (Toscana), Scardicci (Toscana), Spalatrone (Toscana), Spartio affricano spinoso (Toscana), Spino razzo (Toscana, San Lorenzo), Striggia (Toscana), Ulex (Italia), Ulice (Calabria), Z' nestra da spen (Emilia-Romagna, Bologna), Z' nestra mata (Emilia-Romagna, Reggio), Zinestron (Emilia-Romagna, Romagna).