Il bosso è un arbusto originario dell'Europa e di alcune regioni dell'Africa settentrionale e dell'Asia occidentale. Cresce spontaneo in molti boschi dell'Italia centro-settentrionale, dalle aree di pianura a quelle collinari-montane fino a 600-800 metri. Nella nostra regione è coltivato ovunque ma allo stato spontaneo si concentra nella parte orientale del territorio, al di sotto della fascia montana; sui versanti meridionali delle Prealpi forma popolamenti densi con il pungitopo; in Carso, ove è stato forse introdotto, appare nei boschi ombrosi disturbati. Tutta la pianta contiene un alcaloide tossico di nome ciclobuxina. Il legno, di colore giallo, molto duro, elastico e compatto, si presta per lavori al tornio e d'intarsio, per costruire stampi e piccoli strumenti. Il bosso si presta molto alla potatura periodica, ed essendo sempreverde è spesso utilizzato per realizzare siepi sagomate; utilizzato nei giardini degli antichi Romani in forme complesse e fantasiose, scolpite dalla cosiddetta ars topiaria, si ritrova immancabilmente nei giardini monastici e nel classico giardino all'italiana dal Rinascimento in poi. Il nome generico deriva dal greco 'pykos' (saldo), per la durezza del legno, oppure dal greco 'pyxis' (vasetto), perché il legno era utilizzato per fabbricare piccoli contenitori per farmaci (presso gli antichi Greci la pianta era chiamata 'pyxos'); il nome specifico in latino significa 'sempreverde'. Forma biologica: nanofanerofita/ fanerofita cespugliosa (fanerofita scaposa). Periodo di fioritura: marzo-aprile.

Nome italiano: Abbuscio (Abruzzi, Larino), Abbusciu (Sicilia, Messina), Aguscio (Abruzzi, Teramo), Agusco (Basilicata, Potenza), Aruscio (Campania, Cosenza), Auscio (Campania, Avellino), Auscio (Basilicata, Potenza), Ausciolo (Calabria), Ausciolo (Campania, Napoli), Avusciara (Calabria), Avuscio (Calabria), Avuscio (Basilicata), Avuscio (Campania, Avellino), Avusciolo (Basilicata), Boisso (Liguria, Porto Maurizio), Boss (Emilia-Romagna, Romagna), Boss (Veneto, Treviso), Boss (Friuli), Bossa (Piemonte, Novara), Bossel (Emilia-Romagna, Reggio), Bosso (Toscana), Bosso (Veneto, Treviso), Bosso comune (Italia), Bossolo (Toscana), Bossolo (Italia), Bossolo da siepi (Umbria, Perugia), Bossul (Friuli), Bovis (Liguria, Nizza), Bozzaro (Liguria, Porto Maurizio), Buiso (Liguria, Mentone), Buiss (Piemonte, Val S. Martino), Busce (Abruzzi), Buscicu (Sicilia, Messina), Buscio (Abruzzi, Aquila), Busciu (Sardegna), Busciu (Liguria, Genova), Busciulu (Sardegna), Buss (Piemonte, Saluzzo), Buss (Liguria, Briga), Busse (Abruzzi), Busso (Campania, Terra di Lavoro), Busso (Toscana), Bussolo (Toscana), Bussolo (Emilia-Romagna, Modena), Bussu (Sardegna), Bussul (Emilia-Romagna, Parma), Bussulu (Sardegna), Foraverd (Emilia-Romagna, Lunigiana), Martè (Piemonte, Carpeneto), Martel (Emilia-Romagna, Reggio), Martel (Piemonte), Martell (Lombardia, Como, Brescia), Martleina (Emilia-Romagna, Piacenza), Martlet (Piemonte), Mortella (Umbria, Ascoli), Mortella (Campania, Avellino), Murtella (Emilia-Romagna, Reggio), Murtin (Liguria, Genova), Sboss (Veneto, Treviso), Uscio (Calabria), Verde (Toscana), Verdo (Veneto, Verona), Vuscio (Calabria), Vusciu (Sicilia, Messina).