La salsola coltivata è una specie a distribuzione ibero-magredina, un tempo coltivata, soprattutto nella Penisola Iberica, per la produzione di ceneri ricche in sali sodici. riportata come avventizia per il solo Friuli Venezia Giulia. La distribuzione regionale è limitata a poche stazioni sparse nell'Aquileiese: si tratta in ogni caso di segnalazioni storiche non confermate in tempi recenti. Cresce in ambienti disturbati su suoli salati. La pianta è tossica per il bestiame probabilmente a causa dell'alto contenuto in ossalati di sodio. Il nome generico deriva dal greco 'hals, halos' (sale, mare) e 'geiton' (vicino), in riferimento all'ecologia, quello specifico significa 'coltivato'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: settembre-ottobre. Syn.: Salsola sativa L. |