La calendula officinale è una specie di origine incerta, introdotta in Italia a scopo ornamentale e inselvatichita in quasi tutte le regioni. La distribuzione regionale allo stato subspontaneo è poco nota, ma la specie è ampiamente coltivata a scopo ornamentale in tutto il territorio. Il rinnovo della fioritura fino ai mesi invernali e il colore vivace dei petali fanno sì che la pianta sia largamente coltivata fin da tempi remoti. Il decotto ottenuto dai fiori avrebbe proprietà cicatrizzanti e lenitive di ulcere e afte. Il nome generico deriva dal latino 'calendae' (da cui 'calendario') in riferimento al periodo di fioritura che si protrae per parecchi mesi; il nome specifico si riferisce alle proprietà terapeutiche attribuite a questa specie. Forma biologica: terofita scaposa/ emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: giugno-dicembre.

Nome italiano: Calandla (Emilia-Romagna, Bologna), Calendola (Toscana), Calendria (Veneto, Verona), Calendula (Toscana), Calendula officinale (Italia), Calenna (Campania), Callandria (Toscana), Calta di tutti i tempi (Toscana), Cappuccina (Toscana), Courtesia (Piemonte, Cuneo, Pinerolo), Dormioti (Veneto, Istria), Fior d' mort (Piemonte), Fior d'ogni mese (Toscana), Fior da morto (Lombardia, Como), Fior de mort (Lombardia, Cant. Ticino), Fior de San Peder (Lombardia, Cant. Ticino), Fiore da morti (Veneto, Treviso), Fiorrancio (Toscana), Fiorrancio coltivato (Italia), Flori de ogni mese (Sardegna), Frore de cada mese (Sardegna), Ganzant (Emilia-Romagna, Bologna), Garofano di Spagna (Abruzzi, Larino), Gaugian (Liguria, Mentone), Gazan (Emilia-Romagna, Reggio), Madalenis (Friuli), Margaita (Liguria, Genova, Chiavari, Savona), Marghaeita (Liguria, Pontedecimo), Purcitis (Friuli), Rilogiu di pilligrini (Sicilia), Sciuri d'ogni misi (Sicilia), Sitruole (Piemonte, San Damiano).